"Oggi voglio parlare degli uomini che girano per il mondo o, semplicemente, quelli che mi vado a capare là a lo mazzo, ovvero quelli che mi vado a scegliere io.
Ho passato 5 anni (pensavo splendidi) con una persona. Poi me la ritrovo a fare porcherie con una delle tante. E vabbè. Poi cerchi di ripartire, vai avanti, ti fidi di un altro grand'uomo: innamorato, fidanzato, convivente, con te, ma pure con un'altra. Io e quest'altra avevamo in comune un partner part-time.
Ma ecco già profilarsi all'orizzonte il terzo, torno ad uscire, si va a ballare, me lo ritrovo appiccicato a un trans, sulla pista da ballo e poi lui appiccicato (non dico dove, sono una signora) al bagno delle donne accanto al mio. Non vi dico la delizia di quello che le miei orecchie hanno ascoltato.
Ed eccoci all'ultimo, uomo carino, simpatico, divertente. E finalmente voi vi chiederete tirando un sospiro di sollievo. Fermi tutti, non aprite mai il cellulare dei vostri uomini. La tecnologia è una rovina. Ma a questo punto -aggiungo io- è una salvezza. E allora ho scelto di salvare me, forse da sola posso arrivare ovunque, senza caricarmi di fardelli, inutili brandelli di affetto. IO NON CI STO PIÙ!!! E quanto sono stata bene al mare, in pace e nel silenzio. E ho pure riso, sì, da sola. Perché mica ero matta, ero rinsavita. Finalmente me stessa, stavolta sono io, me ne accorgo. Vi ho voluto bene, veramente. Ma questa volta, alle vostre stupide lusinghe resto indifferente. Io non vi aspetto più. Vado via, per prendere me stessa e adesso sono pronta a correre, a saltare il mondo, fin dove si vola. Lontanissima da voi. Finalmente un finale diverso. È questo l'essenziale". (A. Battantier, Memorie di un amore, 2007-2012-2016- 2017, frammenti di GF, GR, TB, Walkiria innamorata, Mengo X ever).