"Nostro fratello grande aveva un poster di Linus e ci parlava di Halloween. Avevo 9 anni. Una notte, con mia sorella piccola, sgattaiolammo nell'orto in cerca di fantasmi o zucche in movimento. Comunque non voglio parlare di feste americane. Ma di un coniglio ferito ad una zampa che trovammo nel fogliame. Uno di quelli scappati dalla gabbia di mio nonno. Lo mettemmo in cameretta, dentro ad uno scatolone. Una garza con il disinfettante, dell'acqua e una carota. Mia sorella ed io dormimmo accanto a lui sul tappeto. La mattina, partimmo per andare dal veterinario, ma ci fermò mio nonno: "Ecco dove stava!! Bravi bravi!!!". E ce lo strappò dallo scatolone, e poi dalle mani. Non l'abbiamo mai più visto. E non vi dico come è finita. Ma io da allora non ho mai più mangiato conigli, e dopo qualche anno neanche gli altri animali. Perché mica è giusto fare differenze. Semplici esseri viventi. E chi siamo noi per comandare sempre su tutto e tutti?". (Memorie di un animale, A. Battantier, Ale74bis).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".