Era d'estate, avevo in casa tante farfalline che uscivano svolazzando dalla dispensa.
Mia figlia, allora 14 anni, se ne stava a fare i compiti, sul tavolo della cucina.
Forse esclamai ad alta voce:
"Ma guarda te quante farfalle tutte insieme!".
E mia figlia, di rimando, con vocetta flautata:
"Mi sa che sono quelle che mi sono uscite dalla pancia!".
In questo modo mi comunicò che si era fidanzata con Thomas.
(Memorie di un amore, A Battantier, 2007, Lunetta)
***
Siamo noi due, ma c'è il mondo.
Siamo noi due, nonostante il mondo.
Il "ma" è porre il limite con il gessetto.
"Nonostante", è l'amore che tende ad infinito.
Attenzione: quest'ultima frase non è solo romantica.
L'amore che tende ad infinito può attraversar la morte, e financo lì restarci.
Ecco perché mia mamma, un giorno che me ne tornavo da scuola tutta luccicosa per Alfredo, mi prese da una parte in cucina e mi disse:
"Vieni mademoiselle è pronta la pasta".
Io, che non avevo fame, iniziai a giocherellare con uno spaghetto, come fosse un funambolo in alto al ponte di forchetta.
Allora mamma proseguì:
"Senti le farfalle?".
Io esitai un poco, colta sul vivo della mia piccola fauna stomachevole:
"Sì mamma".
E lei di rimando, simulando con le mani e con la bocca una terribile mitraglia:
"E tu-tu-tu-tu-tu crepale subito...o ti crepano loro!!!".
Mia madre all'opera.
Avevo 15 anni, e già provava a requisirmi il lasciapassare per vivere l'amore.
Con uno scolapasta in testa e le forbici da cucina, era ben pronta a tagliar l'ali a tutte le mie farfalline".
(Raccontami l'estate, A. Battantier, S. Negro, 2016)