"Per me volontà, da sola, è parola vuota. E quando a una persona giù e gli dici:
'Volere è potere!'
dopo sta peggio.
Io mangiavo per riempire dei vuoti d'affetto e perché, tanto siccome mi facevo schifo, allora pensavo 'schifo per schifo almeno mangio'.
Sembra strano ma io volevo perdere peso, ma non ero interessata a perdere peso.
'Volere è potere', mi dicevano.
Ma non bastava.
Quanti soldi ho dato per "far mangiare" nutrizionisti, personal trainer, pure un consulente d’immagine a Milano (ed io abito a Roma).
La mia volontà era fredda, meccanica, mancava la consapevolezza della mia Persona. Brancolavo cieca con la mia servizievole e inutile (allora) volontà. Non sapevo neppure che era alla mia portata stare bene, mi era molto più facile ed immediato farmi del male, punirmi per qualcosa che io non avevo comme
sso.
sso.
Perché, chi subisce da piccola un furto d'amore, non ha colpe, ma finisce per avere decine di alibi.
Nel tempo, senza fretta, ho iniziato a vedere realmente il mio modello ideale: ma con i piedi per terra, tante volte sono scesa dal cavallo delle mie rigide idee di perfezione.
Alle volte l'ottimo è nemico del bene. Ho capito, e lo ripeto, che, SENZA FRETTA, si può iniziare a dimagrire con la mente, eliminando, buttando via fisime, blocchi, groppi, pesi, sensi di colpa.
La cosa strana è che, all'inizio di questa consapevolezza, stavo meglio mentalmente, ma peggio fisicamente: presi addirittura, ancora, qualche chilo.
Ma, per la prima volta, non me ne preoccupai affatto.
Ho iniziato a riconoscermi dentro, non pensandoci, focalizzandomi sui fondamentali pilastri della mia Persona, sulla mia autentica, unica strada".
(A. Battantier, Memorie di una dipendenza, CB, 2015)