SE HAI PAURA DEI CANI. Se hai paura dei cani, quando ne incontri uno per strada, al guinzaglio, puoi anche cambiare marciapiede, strada, negozio, bar.
Non è obbligatorio che tu stia proprio lì: non hai le rotaie sotto né sei legato a fili aerei come i tram.
Anche se ti sembra incredibile, ti puoi spostà!
Se resti sullo stesso marciapiede ma ti spiaccichi al muro come se stessero per fucilarti, e quando il cane ti passa vicino fai:
"AHHHHHHHHHHHHHHHHH!!! LOTENGAAAAAAAAAAAA!!!!”.
il cane si interesserà forzatamente a te. Qualsiasi essere vivente al mondo si volta curioso verso chi strilla come un’aquila, a meno che non sia completamente sordo.
Se non vuoi che il cane ti guardi o tiri verso di te con l’intenzione di darti un’amichevole sniffatina (pensiero del cane: “Cosa sarà mai questo strano oggetto caciarone? Fa un po' annusà…”), spostati PRIMA.
E senza far casino.
Se hai paura dei cani, evita anche di partire a trecento all’ora ululando come una sirena se un cane libero ti si avvicina: perché scappare e strillare è ciò che fanno le prede.
E siccome il cane discende dal lupo, che è un predatore, l’impulso di rincorrere chi scappa ce l’ha.
Poi magari è un cane socializzatissimo che vorrebbe solo giocare…ma tu ti caghi sotto lo stesso. E allora, santiddio, NON CORRERE.
Allontanati con calma, lentamente, senza gesticolare né strillare.
Perché correre via urlacchiando quando si ha paura dei cani è come aver paura di Tyson e andargli a dire “Ehilà, imbecille! Come stai?”.
E se pesti una cacca, la colpa non è del cane, ma del padrone. Se il giorno dopo pesti di nuovo una merda di cane, vale quanto detto sopra, con l’aggiunta di un piccolo consiglio: ma guarda anche un po’ dove metti i piedi!
La convivenza e la confidenza con gli animali (comprensive di scambi di baci, abbracci, coccole e saliva) sono caldamente consigliate da tutti i pediatri del mondo, perché aumentano e migliorano le difese immunitarie del pupo.
Forse il cane potrà essere (in alcuni casi, non certo in tutti…) più sporco dei compagnucci di asilo, ma ha all’incirca lo 0,001% di probabilità di attaccare qualche malattia a tuo figlio, rispetto a loro.
Di sicuro il pupo NON prenderà mai da un cane i pidocchi, né il raffreddore, né la varicella o gli orecchioni.
Se tuo figlio non ha paura dei cani e tu invece sì, evita di fare “sollevamento pupi” ogni volta che ne incrociate uno. Prendere il bambino in braccio è il modo migliore per invogliare il cane a saltarti addosso per vedere cos’è che gli hai tolto da sotto il naso (un po’ come per il punto 1, insomma: se fai tutto il possibile per attirare l’attenzione, ci riuscirai).
Se il cane, a questo punto, ti salta addosso per annusare il pupo, è facile che graffi te o lui: così il pupo si spaventa sul serio e diventa cinofobo come te.
Bello, eh?
Saresti pure capace di esserne contento, lo so… ma ricordati che i bambini cinofobi sono quelli a più alto rischio di essere inseguiti (perché scappano, vedi punto 2) e magari morsicati.
Se un cane ti ha fatto le feste e ti ha inzaccherato il vestito nuovo, credimi: sopravviverai.
E’ giusto e civile che il proprietario del cane si offra di pagarti la tintoria, mentre è un po’ eccessivo pretenderne la carcerazione o la fustigazione sulla pubblica piazza.
Anche perché vale sempre la stessa regoletta: se non vuoi che un cane ti salti addosso, stai du’ metri più in là. Non è che quando/dove passi tu debba per forza aprirsi il Mar Rosso in due.
Se i cani ti fanno schifo o paura, non puoi pretendere che siano gli altri a rivoluzionare la propria vita per la bella faccia tua.
Regolati di conseguenza ed evita di imporre il tuo punto di vista con arroganza: al massimo, chiedi gentilmente (e, quasi sempre, gentilmente ti si verrà incontro).
Se poi la tua è proprio una fobia, fatti curare: e non sto scherzando né facendo del pesante sarcasmo. Le fobie sono una malattia, non un diritto civile. E come tali vanno trattate.
(Valeria Rossi, Estratti, Se hai paura dei cani)
PS: Nella foto, il terribile West