Nel 1963, lo zoo di New York aveva una esposizione che recitava: "l'animale più pericoloso al mondo". Era una specchio.
"Caro diario, ieri ho fatto 10 anni e come regalo ho scelto di NON andare allo zoo né al circo (il posto più triste che esiste). Certo il mio regalo preferito sarebbe stato di liberare tutti gli animali e di rimetterli nei loro posti per farli incontrare con le loro famiglie. Ma, una cosa alla volta, come dice il mio papà. Secondo me, se nessun bambino andasse più allo zoo e al circo, forse potremmo aiutare i nostri amici animali. È meglio vedere un documentario e lasciarli in pace. È strana la vita. Nessuno dei miei amici vorrebbe passare la vita in gabbia, ma neanche in un giardinetto tipo quello dove giochiamo a pallone. Perché un conto è fare 2 tiri a pallone, un conto è viverci tutta la vita che non puoi più uscire dal recinto. Anche una foca, magari la prima volta che ha visto una palla, avrà detto 'Che bello!!!'. Ma poi io le ho viste le foche del circo: sono quasi più tristi dei nani e dei pagliacci. Secondo me pure Totti se lo metti in gabbia a fare 100 mila palleggi al giorno con le scimmie che gli buttano le noccioline, non sarebbe mica tanto contento, no?". (MILLO PEG E LE MEMORIE DELLA TERRA, A. Battantier, 2015, frammento di Giorgietto nel giornaletto, 10 anni).
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