LAMENTATIO NON EXCUSAT: QUANDO LAMENTARSI APPESANTISCE L'IO
"Ti adoro, non quando ti lamenti, ma quando sai leccarti le ferite e guardare oltre per lottare!
Chi ha poco si accontenta e chi ha troppo si lamenta?
Non so, eppure lamentazione si succhia con il latte ed assume poi vita propria, contenendo in sé buona parte della pesantezza dell'Io che, nel tempo, si carica sempre più di fardelli ed otri di lacrime e fiele.
Alleniamoci a combattere la lamentazione che, non è utile, se non a chi ne fa subdola professione d'opportunismo".
(M. De Pretis, Note a margine dell'essere umano, 1970)
"La lamentela è una piaga, solo l'ostinazione alla fine paga.
Ma se ti ostini a piangere
non è ostinazione,
è rottura di coglioni".
(M. De Pretis, Tutte le lettere e i proverbi antichi, 1932/1970)