"Quando ho paura del futuro mi faccio risuonare questa frase:
"L’indefinibile è soprattutto la coscienza che qualcosa sta finendo”.
Doris Lessing, ne ha parlato Rosaria, l'amata prof.
Io ho paura più di quello che finisce che di quello che può iniziare.
Allora ho paura di scegliere anche le cose più semplici che potrebbero rivelarsi belle.
Il cambiamento inizia quando ti rendi conto che qualcosa sta finendo ma qualcos'altro può iniziare.
Epperò se hai paura non cambi e rimani a metà, con una cosa morta in mano, e non provi a prendere la cosa viva che, forse, ti aspetta.
Io mi sono chiusa in un mio rifugio, come una capannetta fortificata da tutte quelle mie rigidità, ed anche una semplice passeggiata al mare mi è diventata un azzardo.
Occorre trovare un nuovo compromesso tra il mio rifugio e l'azzardo di vivere, quello stupore, quella voglia di mettersi in gioco che avevo da bambina e che ritroverò un po' alla volta.
Devo uscire allo scoperto, azzardare qualche nuova mossa per salvare quella bambina e riportarla finalmente al nostro rifugio. Partimmo di buon'ora alla ricerca della bambina".
(Memorie di un'adolescente, A. Battantier, 2015, Lucrezia Luce, 16 anni)