A me non piacciono quelli che si comportano bene per paura di finire all’inferno.
Preferisco quelli che si comportano bene perché amano comportarsi bene.
Non mi piacciono quelli che sono buoni per piacere a Dio.
Preferisco quelli che sono buoni perché sono buoni.
Non mi piace rispettare i miei simili perché sono figli di Dio.
Mi piace rispettarli perché sono esseri che sentono e che soffrono.
Non mi piace chi si dedica al prossimo e coltiva la giustizia pensando in questo modo di piacere a Dio.
Mi piace chi si dedica al prossimo perché sente amore e compassione per le persone.
Non mi piace emozionarmi davanti alla natura perché Dio l’ha creata così bella.
Mi piace emozionarmi perché è così bella.
Non mi piace consolarmi della morte pensando che Dio mi accoglierà.
Mi piace guardare in faccia la limitatezza della nostra vita e imparare a sorridere con affetto a sorella morte.
Non mi piace ringraziare Dio:
Mi piace svegliarmi al mattino, guardare il mare e ringraziare il vento, le onde, il cielo e il profumo delle piante, la vita che mi fa vivere, e il sole che si alza.
A me non piacciono quelli che mi spiegano che il mondo l’ha creato Dio, perché penso che non lo sappia nessuno di noi da dove viene il mondo; penso che chi dice di saperlo si illude; preferisco guardare in faccia il mistero, sentirne l’emozione tremenda, piuttosto che cercare di spegnerla con delle favole.
Penso che il mondo è per noi ancora uno sterminato mistero.
Mi piace chiudermi nel silenzio e ascoltare le profondità infinite del silenzio.
Mi piace parlare agli amici, provare a consolarli se soffrono.
Mi piace parlare alle piante, dare loro da bere se hanno sete.
Mi piace amare.
Mi piace guardare il cielo in silenzio.
Mi piacciono le stelle.
Mi piacciono infinitamente le stelle.
(Carlo Rovelli, Art by Stephen Stadif)