"Qualche giorno fa con la nostra professoressa abbiamo studiato l'Eneide e mi è rimasta impressa una frase:
"Timeo Danaos et dona ferentes".
Io lo so perché mi è rimasta impressa.
Forse perché ho preso parecchie fregature Infatti, anche se ho solo 17 anni, ne ho prese da mio padre, mia madre, e dal mio fidanzato Claudio.
Laocoonte lo diceva ai troiani di non fare entrare il cavallo dentro Troia.
Io, ogni volta che mi sono fidata di persone che ritenevo (giustamente) nemiche, sono sempre regolarmente rimasta fregata.
Come i troiani.
Sono giovane ma ho smesso di fidarmi di persone che mi hanno fatto del male e che poi si rifanno avanti cercando di comprarti, facendo gli amici come nulla fosse.
"Temo i Greci anche quando portano doni".
E aveva ragione Lacoonte.
Io sono buona, ho ancora fiducia nell'uomo, epperò vi dico:
Non vi fidate dei nemici specialmente quando si avvicinano a voi e cercano di conquistare la vostra fiducia.
Serve tanto tempo per la fiducia, tantissimo.
Diffidate da chi ha fretta di conquistare fiducia.
Quasi sempre è una sòla.
A me servono dei filtri, delle difese perché naturalmente sono una che si fida di tutti, ma è pericoloso fidarsi di tutti, specialmente di chi già ci ha fatto soffrire in passato.
È proprio vero che il tempo è un veleno ma anche un antidoto.
Serve tempo per capire".
(Memorie di un'adolescente, A. Battantier, 2021, Vitto IV, 17 anni)