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ERA UN MONDO ADULTO (LA GUERRA E LA SOCIETÀ LIQUIDA VISTI DAI RAGAZZI)

Paolo Conte dice in una canzone:
"Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
Mia nonna diceva: "Se devi fare una cosa falla da professionista altrimenti falla fare ai professionisti".
Questo è il senso della canzone della vita, si continua a sbagliare anche da grandi, sperando ogni volta di non sbagliare più, in realtà l'esperienza ti porterebbe a non ripetere gli errori del passato ma non a commettere errori nuovi.
È un casino ragazzi, io ho solo 18 anni e adesso ci sono i professionisti della guerra e mio padre è diventato un esperto di guerra, passa tutto il tempo alla tv in pantofole e sentenze. 
Le guerre non sono mai semplici e le progettano i professionisti.
Uno si distrae e si sveglia la mattina coi bombardamenti.
E il motivo è uno solo: la volontà di sopraffazione di qualcuno verso qualcun altro, per espandere il potere, sempre questo cazzo di potere che porta a malefatte, senza mai nessuna  pietà  per gli esseri viventi (animali compresi) che vorrebbero vivere in pace. [...] La prof ci ha detto che tra 1 miliardo di anni il Sole diventerà abbastanza caldo da produrre sulla Terra un effetto serra incontrollato che porterà all’evaporazione di tutti gli oceani e all’estinzione di ogni forma di vita.
Epperò ci ha anche detto che l'uomo sembra avere fretta ecco perché siamo nell'Antropocene, l'epoca della deforestazione, industrializzazione, il colonialismo, guerre di massa, nucleare.
La distruzione del pianeta per mano dell'uomo. Altro che 1 miliardo.
La società liquida sta diventando gassosa. 
La pandemia, la guerra, tutto va e viene come la marea, e noi ragazzi ci sbomballiamo di canne per cercare di fermare almeno l'attimo di un sogno. 
Poi ci risvegliamo (per poco), in questo liquame sporco che ti affoga se non schiacci qualcun altro, e chi sta in alto sulla barca ha la peggior bandiera sporca dell'ipocrisia. 
E noi sotto ad un mondo sommerso in decomposizione. 
Io vorrei avere ancora speranza nel futuro, ma il futuro a noi ce l'hanno tolto. Ce lo potremmo riprendere. 
Ma come? Siamo controllati e rincoglioniti e il nemico è astuto e non si vede. 

(Memorie di un adolescente. A. Battantier, 2015-2022, Edot, 18 anni, Momo, 17 anni)


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