L'orsa reagì per difendere i suoi cuccioli.
Del resto l'incontro con i cacciatori fu inaspettato ed essi avevano intenzioni minacciose.
Voi come vi sareste comportati da mamma (o da papà) per difendere i cuccioli ed il territorio vostro?
Dopo l'incidente i due uomini tornarono fortunosamente a valle, denunciando quell'increscioso accadimento:
erano stati feriti e, soprattutto, avevano perso i fucili, nel tentativo di fuga alla jeep.
Adesso in molti, dalle nostre parti, pretendevano la morte dell'orsa. Per i cacciatori, poi, troppo era stato l'affronto di non essere riusciti a pigliarla a fucilate; come si era permessa di reagire?
Maledetti animali imprevedibili.
L'orsa li aveva sorpresi, quelli spararono, sbagliando però -per la paura- più volte il tiro.
Intervennero i politici, dichiararono che, per il bene dei turisti della montagna, l'orsa doveva essere soppressa.
L'assessore Grumaldi aggiunse che i 3 cuccioli sarebbero stati smistati in due zoo della regione, il terzo l'avrebbero fatto circense in Lussemburgo,
Intervenne un gruppo di scienziati:
"Facciamo prelievi, cerchiamo di indagare...analizziamo le ferite dei cacciatori, il morso è risultato infettante ed in grado di trasmettere qualche virus?".
Questo dichiarò il professor Granti, esperto di malattie infettive e zoonosi.
Partirono le analisi, che diedero esito negativo.
Pertanto la decisione non fu scientifica, ma politica.
L'assessore Grumaldi fece un discorso al "Region Web": la popolazione doveva stare tranquilla, 3 squadre SBS (Squadre della Buona Sorte) sarebbero partite l'indomani per la montagna in difesa delle persone, rimuovendo l'orsa ed anche altre creature potenzialmente minacciose (uno dei cacciatori dichiarò che, tornando di gran corsa con la jeep, aveva avvistato 5 lupi sospetti, al di fuori della Riserva Lagertha).
Insomma, un’orsa (e forse altri animali) avrebbe pagato con la vita per aver difeso i suoi cuccioli.
Partirono poco prima dell'alba le Squadre della Buona Sorte, proprio quando iniziò una pioggerellina fina fina ad accarezzare la strada.
Impiegarono 2 ore per giungere nell'impervia zona, 6 km NW dalla Riserva, come accuratamente riportato nella minuziosa mappa dei cacciatori.
Solo l'erba separava ormai dai vecchi faggi, ove si trovava il probabile rifugio orsino.
Scendeva l'esile ruscelletto, mentre aumentava la pioggia che rendeva difficile rendeva riconoscere le impronte.
Maledetti animali imprevedibili.
Non si riuscivano ad individuare le tracce, dov'erano le tracce?
Ora il vento si mescolava al rumore di una copiosa pioggia gelida.
Quand'ecco il boato che tutti noi ricordammo nei decenni a venire:
il terremoto che fece crollare le montagne.
Maledetti fenomeni imprevedibili.
Fu devastante, ma questo lo sapete, voi che siete scampati.
Dal confine del monte Vionke, alla cima Niela, fino al Tramella.
Tutto fu spazzato via con violenza inaudita.
Di umani ne morirono a migliaia, sparì per sempre la val Fadena.
C'è chi dice che gli animali percepiscano i terremoti. La scienza dice no.
Eppure, quando 6 mesi dopo lo zio Salvanél riuscì a salir su a piedi al tabià per constatare le condizioni dei fienili, tornando ci disse:
Nessun animale è morto.
(Andrea Battantier, "L'orsa, maledetti animali imprevedibili". In "Millo Peg e le memorie della terra")