Quanti tentativi di salvare la memoria dallo scorrere del tempo.
Ho tenuto decine di diari, scattato migliaia di foto; per salvare un mondo irrimediabilmente perduto e, quando guardi sfuggente una foto, lo sai che quel mondo è perduto.
Ma ostinatamente intendi salvare la realtà dalla devastazione del tempo.
Fotografavo tutto, qualcosa era accaduto e non doveva andare via.
La fotografia non era per me una copia del reale piuttosto, una magia che ricreava il reale.
Ogni volta che rivedevo le foto di mio padre io mi rassicuravo.
La foto mi parlava:
Vedi? tuo padre c’è, è esistito veramente.
Anche se io avevo 5 anni quando se ne andò per sempre.
Conservo in una scatolina 45 foto di papà, 7 sono quelle con me.
Mi hanno aiutata ad attraversare lo specchio del passato per ritornare cresciuta, con lui dentro di me ad accompagnarmi.
(Memorie di un amore, A. Battantier, 2007, Simona, 34 anni, MIP LAB 6.3)
"C'è consapevolezza di un mondo perduto nel riguardare vecchie foto, ma perdute sono le condizioni ed i loro protagonisti.
Realtà resta però quella che si è vissuta, testimone ed archivista proprio la foto che sprona ed incoraggia la memoria a riattivarsi".
(Anna Amoroso)
pH: Caroline Hernandez
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