Sono qui, seduto nel buio della mia stanza, circondato dal silenzio (a dire il vero c'è la musica di merda trap del vicino) e da pensieri che mi opprimono come un peso insostenibile.
Mi sento dentro un'angoscia che sembra non volermi lasciare mai.
Mi sono chiuso, ritirato dal mondo là fuori, ogni volta che provo a uscire, a interagire, mi sento come se qualcosa mi stesse stringendo la gola, impedendomi di respirare, impedendomi di vivere.
Questa angoscia, questo senso di vuoto e di paura, mi paralizza, mi fa sentire solo, anche quando sono circondato da amici.
Non riesco a spiegare cosa mi succeda, perché mi succeda.
Mi sento perso in un mare di pensieri confusi, di emozioni che mi travolgono senza pietà.
Vorrei solo essere come gli altri ragazzi della mia età, spensierati, felici, ma qualcosa dentro di me sembra volermi tenere lontano da tutto questo. Epperò ieri Valentina Lulù, e pure Psy-K mi hanno detto: "Ma chi cazzo te l'ha detto che siamo spensierati e felici!? Ma almeno noi cerchiamo di lottare".
Comunque pure io ogni giorno so che è una lotta, una battaglia contro me stesso, contro questa paura che mi imprigiona e mi impedisce di essere chi vorrei essere.
Mi sento paralizzato, bloccato in un limbo fatto di ansie e di incertezze.
Vorrei solo trovare il coraggio di affrontare la vita, di affrontare il mondo là fuori, ma ogni volta che ci provo, qualcosa dentro di me si spezza, lasciandomi ancora più solo e perso di prima.
Non so quanto ancora riuscirò a resistere a questa angoscia che mi divora dall'interno.
Mi sento come se stessi affogando in un oceano di paure e di incertezze, senza una via di fuga, senza una mano che mi tenda.
Eppure le mani ci sono, sono io che resto qui, chiuso nella mia stanza, aspettando che qualcosa cambi, che qualcosa mi liberi da questa prigione che è diventata la mia mente.
(A. Battantier, Mip Lab, Psycho Killer, Luis, 16 anni)
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