In una notte avvolta nel silenzio, un uomo si abbandonava al sonno profondo, cercando rifugio nel regno dei sogni.
Si apriva di fronte a lui un paesaggio surreale: centinaia, migliaia di pecore e agnellini, un gregge vasto e innumerevole, si avvicinavano lentamente, creature salvate dal macello pasquale attraversavano la sua dimora con passi leggeri.
Le madri, finalmente unite ai loro agnellini, erano libere dal destino crudele della separazione.
Quell'uomo, solito a contare le pecore per conciliare il sonno, si ritrovava ora parte di un sogno diverso.
Un sogno che non solo lo rassicurava, ma che nutriva la speranza di un futuro in cui la liberazione di ogni essere vivente senziente, con un cuore che batte, sarebbe diventata realtà.
Mentre le pecore si disperdevano nei prati, l'uomo sognava un mondo in cui la giustizia e la libertà abbracciavano ogni essere vivente.
Un sogno bellissimo, la speranza di un cambiamento che forse può nascere dal semplice atto di contare le pecore in un modo diverso, dove ognuna rappresenta libertà e rispetto.
(A. Battantier, Memorie di un amore, memorie di un animale, 2015)
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