C'è qualcosa di profondamente umano nell'essere attaccati a cose, idee e persone.
È come se la nostra mente cercasse costantemente qualcosa a cui aggrapparsi, come se avessimo bisogno di quei legami per darci un senso di scopo e significato.
Ma perché siamo così attaccati?
Cos'è davvero l'attaccamento e perché è così importante per noi?
L'attaccamento sembra offrire una sorta di sicurezza, un rifugio dall'incertezza e dalla paura che ci circondano.
Ma la vita stessa è un viaggio incerto tra alti e bassi, altissimi e bassissimi punti.
Forse la vita non è fatta per essere sicura, ma per essere vissuta pienamente, con tutti i suoi rischi e le sue sfide.
C'è un'illusione di sicurezza nell'attaccamento, come se potessimo aggrapparci a qualcosa di solido in un mare di incertezza.
Il fatto è che nulla è davvero sicuro o permanente in questa vita.
Tutto è in costante cambiamento, e cercare disperatamente la sicurezza nell'attaccamento è come cercare di afferrare il vento.
E poi c'è l'ego, sempre presente, sempre pronto a reclamare il controllo.
Ci dice di essere questo o quello, di aggrapparci alle nostre identità e alle nostre idee come se fossero il nostro unico salvagente in questo mare agitato.
Chissà, forse la vera libertà risiede nel lasciar andare tutto ciò, nel guardare oltre le paure e le illusioni dell'ego e semplicemente essere noi stessi, chiunque esso sia.
La vita è un flusso, un'opportunità per lasciarci trasportare dalle correnti anziché lottare sempre contro di esse.
L'attaccamento è come un peso che ci trascina verso il basso, impedendoci di vivere pienamente il momento presente.
La purezza stessa è un'illusione, perché tutto in questo mondo è mescolato e sfumato.
Non c'è niente di puro o assoluto, solo un continuo fluire di esperienze e percezioni.
E quando facciamo ciò che amiamo, quando ci lasciamo trasportare dalla nostra passione e creatività, non c'è bisogno di cercare la realtà. Essa si svela spontaneamente davanti a noi, in tutta la sua bellezza e complessità.
Attraverso l'attaccamento cerchiamo di sfuggire al nostro senso di insoddisfazione, aggrappandoci disperatamente a ciò che pensiamo ci renderà felici e completi.
Ma alla fine, scopriamo che l'attaccamento porta sofferenza, perché nulla in questo mondo è destinato a durare per sempre.
E non lo scrivo piangendo ma con un timido sorriso, lo penso cercando di vivere quello che è.
Forse il vero segreto della vita è imparare a lasciar andare, ad abbracciare l'incertezza e la trasformazione anziché protervamente resistere.
Allora, chissà, possiamo trovare la libertà che tanto cerchiamo.
(A. Battantier, Psycho Killer, Janka, Mip Lab, 2024. Art by Stephen Stadif)
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