Papà, perché l’acqua gocciola sempre nello stesso punto, lì, vicino al cancello?
E perché il muro è verde e morbido? Se lo tocco, mi rimane un po’ di muschio sulle dita.
È perché piove tanto?
E i pappagalli, perché sono dappertutto? Non dovrebbero stare nella giungla?
Papà è più forte la tigre o il leone?
Papà cammina veloce, le chiavi in una mano, la borsa nell’altra. Non si ferma. "Quante volte te lo devo dire? È così."
Ma io non capisco. Se tutto ha una ragione, perché nessuno me la dice?
Perché bisogna alzarsi così presto la mattina, anche quando fuori è ancora buio?
Perché non possiamo giocare tutto il giorno, per sempre?
Papà sospira, mi strattona leggermente la mano. "Dai, su, sbrigati."
Lo dice sempre, loro hanno sempre fretta. Per cosa, poi? La scuola inizia sempre alla stessa ora, la strada è sempre la stessa. Le case, i negozi, il marciapiede. Anche il signore del bar è sempre lì, con la sua sciarpa rossa.
Il tempo, invece, sembra diverso ogni giorno. A volte lento, come quando sono in classe e la maestra spiega le divisioni.
A volte velocissimo, come quando gioco e all’improvviso è già ora di cena.
Papà non si accorge che il cielo cambia colore mentre camminiamo, né che le pozzanghere fanno vedere le nuvole.
Non sente quei 100 pappagalli gridare sopra di noi. Io sì. Io sento tutto. E mi chiedo se da grande sarò come lui.
Oggi, nel parco, un bambino tirava la giacca a suo padre.
"Papà, perché quell’acqua gocciola sempre lì?" Ho sentito la sua voce squillante, impaziente, e il padre ha risposto, secco: "Quante volte te lo devo dire? È così."
Ho guardato il bambino. Ho guardato il padre. E poi ho guardato la mia mano, le vene un po’ più in rilievo, la pelle segnata. Ho chiuso gli occhi per un istante, sentendo il richiamo dei pappagalli sopra di me. Quando li ho riaperti, il bambino e suo padre erano già un po’ più lontani.
(A. Battantier, Memorie di un bambino, Memorie di un amore, Mip Lab, 3/2025)
#memoriediunbambino
#memoriediunamore
#MIPLab
#robertdoisneau