"Oggi siamo andati con la scuola in gita al Consiglio Regionale del Lazio, per la tesina di Educazione Civica. Siamo partiti prestissimo con il pullman, per la visita guidata e alcuni di noi secchioni avrebbero dovuto intervistare i politici. Epperò l'aula era completamente vuota. Ci stavano alcuni politici che leggevano il giornale e giocavamo col cellulare (come noi in classe ma a noi ce lo tolgono). Qualche politico entrava in tutta fretta, firmava un foglio e se ne andava via un'altra volta. Cioè come se noi in classe arriviamo alle 8 firmiamo la presenza sul registro e poi andiamo a giocare a pallone a villa Ada. Abbiamo fatto un'intervista ad un usciere simpatico, ci ha detto che qui prendono 9000 mila euro al mese. 9 volte lo stipendio di papà. Un politico che andava di prescia ci ha detto che in questi giorni è così perché tanto lavorano da casa, on the web. Bella questa scusa, ma se lo dico alla prof, quella mi mette non classificato e mi boccia, e sai li carci in culo da mio padre?? Forse qui dentro questo palazzo grande i politici si annoiano, poracci. Ma allora perché si fanno dare da noi cittadini tutti questi soldi? Mio padre se non va al forno a lavorare, non penso che lo pagano. In fondo se tu non lavori sei pure libero di farlo, però poi noi cittadini dovremmo pure essere liberi di non pagarti, no? Mi sembra che, così, senza voler esagerare, ci stanno prendendo un pochetto per il culo. Ma forse è colpa nostra. Perché questi politici come ci sono arrivati qui? Qualcuno li avrà pur votati no? P.S.: Scusate, mi sono accorto di aver fatto degli errori all'inizio del tema. Ho messo delle maiuscole al posto delle minuscole, ecco correggo subito: consiglio regionale del lazio. Ma Educazione Civica la lascio maiuscola, perché noi giovani ci speriamo sempre". (A. Battantier, Memorie di un adolescente, 2016).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".