Se io fossi il protagonista, cercherei di valorizzare lo scorrere del tempo.
Epperò io ho sempre dei dubbi e poco mi risulta chiaro, subito.
Ci vuole tempo per capire e, se hai fretta, è un problema.
Io da ragazzino ho cercato di aiutare mio padre ad uscire dalla droga (con mia sorella piu grande) ed abbiamo dovuto mandar giù tante storie amare per sopravvivere, anche perché mamma per 2 anni seguiva un altro e c'era e non c'era. Ma noi l'abbiamo perdonata.
Il fatto è che io perdono tutti e vorrei salvare tutti.
Il futuro mi manda messaggi ma io non riesco a decifrarli.
E quando arrivano mi sento, ogni volta, indietro nel tempo.
Sarebbe bello comunicare con il futuro, e forse possiamo imparare a farlo, andando a ritroso nel passato per capire cosa cambiare nel presente.
Mi sono accorto che, anche se sembra un rifugio, è faticoso e inutile fuggire indietro nel tempo.
Il passato non vuole essere cambiato, ti avvolge e ti soffoca se non continui a vivere.
E il futuro?
Lo puoi raggiungere prima?
Non lo so, non mi interessa più, voglio vivere in un mondo tutto mio che si chiama presente.
Mi piace ogni tanto sedermi in un bar e sorseggiare qualcosa con il mio passato e con il mio futuro; ma poi li saluto e, che ognuno vada per la sua strada, io ho da fare.
(A. Battantier, Memorie di un adolescente, 2021, Cristiano Ker, 22 anni)