Un uomo cercava il brahman ma non lo trovava.
Del resto, mica è facile rinvenire l'essenza ultima della realtà ed il principio supremo dell'universo che, per antonomasia, dovrebbe essere considerato infinito, senza forma e senza attributi, e non può essere compreso completamente dalla mente umana.
Quest'uomo comunque si era incaponito con la ricerca del brahman, era ormai l'obiettivo ultimo della sua vita poiché intendeva liberarsi dal ciclo delle reincarnazioni. Basta pendolarismo insomma.
Per questo meditava, leggeva la lettura, analizzava arcani testi sacri e, in linea con molti altri credenti, era convinto che il modo migliore per cercare il brahman fosse attraverso la devozione e l'amore incondizionato verso dio.
Nel mentre, mostrava devozione al suo maestro al quale un giorno chiese:
"Maestro, cerco il brahman, ma non lo trovo…che devo fare? Che devo fare?".
I due erano sulla riva d'un fiume ed il maestro, dopo un silenzio di 3 ore, spinse di colpo la testa del discepolo sotto l'acqua.
Il poverello iniziò a dimenarsi, facendo appello a qualche parte di animella a pesce albergata dentro lui, ma il maestro era forte e non mollava la presa della nuca.
Lunghissimi minuti poi, il maestro gli lasciò riprendere fiato.
Il discepolo lo guardava incredulo con gli occhi ancora strabuzzati di fuori.
Placido poi sentenziò il maestro, asciugandosi le mani ad una specie di parannanza:
"Quando cercherai il brahman con lo stesso ardore con cui cercavi l'aria, lo troverai".
E lentamente si allontanò verso il suo tempio.
Il discepolo, dopo un attimo di smarrimento, lo rincorse trafelato e gli rispose:
"Maestro, la mia mamma mi ha insegnato a non tollerare le sopraffazioni…perdoni quindi questa mia prossima veemenza!".
Si gonfiò tutto di muscoli e rabbia, poi iniziò a bastonare a sangue il suo maestro con un tortore robustissimo rinvenuto sulla riva.
Il maestro rimase sanguinolento a terra per due o tre giorni, strascicando infine come un verme all'orto, alla ricerca di preziose erbe medicamentose".
(Memorie zen, A. Battantier, 1990)
#didierdoutest
#laobushem