"Un giorno il mio ex, che non aveva il coraggio di parlarmi e di dire quello che aveva dentro, ha pensato bene di usare una poesia di Charles Bukowski.
Eravamo ormai agli sgoccioli, ed io ho voluto rispondere a lui e a quell'altro coglione di Bukowski.
Oggi ci rido a quel ricordo di 5 o 6 anni fa ma all'epoca ho sofferto tanto.
È bene fare chiarezza se qualcosa ci piace o non ci piace, senza girarci troppo intorno.
-Non ho smesso di pensarti, vorrei tanto dirtelo. Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare, che mi manchi
e che ti penso. Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure "ciao".
-A Cà...ma vaffanculo! E senza nemmeno un Ciao.
-Non so come stai. E mi manca saperlo. Hai progetti? Hai sorriso oggi? Cos’hai sognato? Esci? Dove vai? Hai dei sogni? Hai mangiato?
- A Cà...sò cazzi miei!
-Mi piacerebbe riuscire a cercarti. Ma non ne ho la forza.
-Bravo! Stai bene là sul divano con la Play e il Fantacalcio.
-E neanche tu ne hai.
-Parla per te. La forza per pisciarti l'ho trovata...tranquillo!
-Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
-Parla per te. Io aspetto Diego, tra mezz'ora stacca e passa da me!
-E pensiamoci. E ricordami.
-Spero di no! Quel tanto che basta per non ritrovare mai più un rammollito come te!
-E ricordati che ti penso, che non lo sai ma ti vivo ogni giorno, che scrivo di te.
-Ne hai la facoltà.
-E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse. Ed io ti penso
ma non ti cerco.
-A Cà...stai bene così...e ogni tanto porta fuori il cane sennò poi non te poi lamentà che te caca sur tappeto!
Mò vado che è arrivato Diego.
Ah...ancora una cosa...io non ti penso e non ti cerco...ma se mi capiti ricorda che mi devi ancora 300€. Perché io, a differenza tua, lavoro!".
(A. Battantier, 2021, Memorie di un amore, Martina "Dopo Cristo", 24 anni)