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IL PALLONE AEROSTATICO (THE BALLON)

Mentre si trovava fuori con la sua famiglia il piccolo Lelin notò qualcosa, come una figura bianca volare nel cielo.
Il pallone volava molto basso, senza cambiare altitudine. Stava volando sopra il bosco e così decise di andargli incontro.
Lelin avrebbe voluto tanto volare, probabilmente si trattava della sua più grande fantasia.
I palloni aerostatici lo avevano sempre affascinato perché erano lenti, sembravano quasi fermi se ne stavano placidi su nell'aria sospesi. Quanto avrebbe voluto essere un uccello e raggiungerlo.
Il ragazzino iniziò a correre entrando nel bosco.
Ad un certo punto però vide tra il fogliame il pallone abbassarsi troppo velocemente.
Si sentirono delle esplosioni e si gettò istintivamente dietro alle rocce. 
Passarono i minuti ed il silenzio tornò a propagarsi nel bosco. 
Lelin si fece allora coraggio e si avvicinò.
Nei pressi dei resti di quel pallone Lelin trovò tanti soldati, perlustravano la zona esaminando i resti.
In alto alcuni elicotteri sorvolavano la zona.
Il bambino, quando la paura iniziò a prendere il sopravvento sulla curiosità, decise di rientrare nel bosco.
Iniziò a correre in direzione del pic-nic, di certo i suoi genitori stavano ormai in pensiero.
Ad un tratto sentì muovere le foglie di un alto albero. 
Appeso tra i rami c'era un paracadute strappato in più parti e ad i suoi fili c'era -incredibile a raccontare- un pagliaccio. 
Il bambino stentava a crederci, si trattava di un vero pagliaccio, come quelli dei circhi con la palla rossa ed capelli rossi gonfi, il vestito a strisce e a pois, le scarpe gigantesche e ridicole.
A chi l'avrebbe raccontato? Nessuno gli avrebbe creduto.
Un pagliaccio paracadutista incastrato tra i rami di un grande albero. L'uomo era sconsolato, lacerato e ferito. Tagliò le corde e cadde pesantemente sul terreno. 
Il bambino lo guardò meravigliato e gli chiese:
"Ma tu sei un pagliaccio?".
"Certo maledizione che sono un pagliaccio, non lo vedi? Siamo quelli del circo, stavamo facendo la pubblicità per lo spettacolo di domani quando ci hanno sparato, quei coglioni". 
L'uomo ed il bambino si incamminarono all'interno del bosco. 
Ad un tratto l'uomo chiese a Lelin:
"Dove si va per la strada del Musical Ball?".
Il bambino indicò in avanti ed insieme proseguirono in silenzio.

***
While he was out with his family, Lelin noticed something like a white figure flying in the sky.
The ballon was flying very low and not changing altitude.
He saw that it was flying above the  wood so he went to meet it there.
Lelin would have so much to fly, it was probably his greatest fantasy. Balloons had always fascinated him, because they were slow, they seemed almost stationary, they were placid up in the air suspended. How he wanted to be a bird and get to that white ball. The boy started running into the woods.
And then all of a sudden he saw the balloon going down too fast. Explosions were heard and he instinctively threw himself behind the rocks. 
A few minutes had passed but nothing, there was no reaction, the silence spread again in the woods. 
Lelin took courage and approached. 
Near the remains of that balloon the child found many soldiers, scouring the area examining the remains.  
At the top some helicopters flew over the area. 
The child, when fear began to take over curiosity, decided to return to the woods. 
He began to run in the direction of the picnic, certainly his parents were now worried. 
Suddenly he felt the leaves of a tall tree moving.
Hanging between the branches was a parachute torn in several parts and on its strings there was -incredible to tell- a clown.  
The child could hardly believe it, it was a real clown, like those of the circuses with the red ball and swollen red hair, the dress with stripes and polka dots, the giant, ridiculous shoes.
Who would he tell? Nobody would believe him.
A parachutist clown caught between the branches of a large tree. The clown was disconsolate, torn and wounded.
The man cut the ropes and fell heavily on the ground. 
The child looked at him in amazement and asked him:
"Are you a clown?".
"Damn right I’m a clown, don’t you see? We’re the circus people, we were doing the commercial for the show tomorrow when we got shot, those assholes". 
The man, torn and wounded, walked into the woods with the child. 
Suddenly the man asked the child:
"Where to go on the way to the Musical Ball?".
The child pointed forward and together they continued in silence. 


(A. Battantier, Frammenti per l’apocalisse, 2023)

#frammentiperlapocalisse 
#MIPLab 
#memoriediunbambino 

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