"Così i ragazzi almeno entrano in libreria e poi magari passano ad altro". Chissà, magari passano ad uno dei suoi libri.
Per lui i "fumetti manga" sono "storie sempre intrise di una violenza parossistica” .
Ascoltando i ragazzii tutti i giorni, capisco che il successo dei manga dipende in parte dalla loro leggerezza nell'affrontare temi profondi, a loro cari.
Ma io sono nato nel 1970 e, di anime e manga (cartoni e fumetti) ne ho letti e visti molti, dalla seconda metà degli anni 70 in poi.
Veltroni si è svegliato oggi!?
Non lo sa che i cartoni animati giapponesi si chiamano anime e i manga sono i fumetti relativi!?
Termina il suo articolo così:
"Non ho un giudizio definitivo sul fenomeno culturale in corso. Forse mi inquieta, ma non mi indigna".
Facciamogli studiare bene il fenomeno, magari nel frattempo indaga anche la violenza di questi nuovissimi cartoni animati giapponesi, Goldrake, Mazinga, l'Uomo Tigre, Capitan Harlock, per non parlare del terribile Dragon Ball Z.
Ps
Chiaramente quando torna dall'Africa.