E incominci ad accettare le sconfitte a testa alta (e gli occhi aperti).
E impari a costruire strade oggi
(incerto è il terreno di domani per far piani).
E pianti il tuo giardino decorando l'anima (non aspetti che qualcuno porti i fiori).
E impari che puoi sopportare e sei forte e vali per davvero.
E impari, impari, grazie ad ogni addio, impari.
Il tempo è un fiume che mi trascina,
ma io sono il fiume.
È una tigre che mi sbrana, ma io sono la tigre.
È un fuoco che mi brucia, ma io sono il fuoco.
(J.L. Borges, riduzione e adattamento Gioco delle carte, 2018, A. Battantier)