Quando stai male con la testa stai male con il corpo. Per carità, vale pure il contrario, epperò io ho studiato -a mie spese- il rapporto testa/corpo.
Senza entrare nel dettaglio (i miei genitori e lo studio) la mia mente a un certo punto ha scaricato tutti i problemi sul corpo... forse, mi sa, per non impazzire.
Più aumentava il peso di conflitti non risolti e più, il cuore mio, aumentava i battiti.
Per non parlare (un po' me ne vergogno) che ho iniziato a sudare come un cavallo, così, apparentemente senza motivo.
Ho capito che mente e corpo sono un unico insieme ed è fondamentale il loro equilibrio.
Lo sapete quante volte, in mezzo ai miei conflitti, ho avuto dolori addominali e forte gonfiore e poi...ehm...diarrea?
Sempre. Un orologio svizzero: sopraggiunge un conflitto? Entro 48 ore: BUM!
Ho sempre avuto un eccessivo bisogno di controllo, preoccupazioni amplificate, sensi di colpa inutili, troppi pesi sulle spalle, troppe responsabilità...e il paradosso è che il corpo scarica in diarrea.
Oppure (nel caso di mia sorella che sta peggio di me) il controllo estremo porta a stitichezza.
Io ho sempre avuto paura del cambiamento, e ho sempre avuto orrore per la precarietà, arrivando a stare solo (come un fesso) per paura di legami instabili, ma la vita è così, eppure temo il rischio del dolore più che abbracciare l'amore.
Ero, e sono ancora in parte bloccato, penso ripenso rimugino pensieri ossessivi...e l'ansia sale.
E quando sono troppo carico, la mente riversa sul corpo, e vai di diarrea per giorni.
Trovo oggi la forza di parlarne e sento che mi fa bene.
Sono arrabbiato con me stesso per aver permesso ai conflitti di paralizzarmi.
Mia sorella ed io abbiamo subìto troppo durante l'infanzia, troppe esperienze negative, troppe volte siamo stati messi in mezzo e usati come armi di ricatto. Abbiamo accumulato per anni materiale tossico.
Entrambi abbiamo convissuto con minaccie d’abbandono, ci siamo sentiti sminuiti in tutto (a meno che non appoggiassimo acriticamente i nostri genitori nella loro lotta all'ultimo sangue).
Ragazzi, ve lo dico, troppi carichi emotivi fanno male e, l'inconscio non ascoltato, prima o poi presenta il conto.
Desidero rilassarmi in un'isola di quiete, senza più minacce, ansie e paure.
Io l'ho capito che l'ansia mi ha aiutato, in in certo senso, a difendermi dagli attacchi della vita.
Epperò mi sono rotto di vivere sempre con l'allerta che sta per accadere qualcosa di più grande e più forte di me. Ho iniziato a pensare che alla fine andrà bene e, se non andrà bene, non sarà la fine.
(A. Battantier, Memorie di un adolescente, Lorenzo Haikyu, 20 anni, 2022)
***
"Ecco cosa portò l'inconscio: Emozioni tradite e problemi irrisolti erano ammucchiati nella porta d'ingresso della coscienza".
"That's what's brough the unconscious: Unresolved issues and betrayed emotions were stacked up on doorstep of the consciousness".
***
LA TAVERNA DELL'INCONSCIO
-Va sempre peggio...uno stress addosso che non ti dico!
-Mi sa che hai fatto i conti senza l'oste!
-L'oste!?
-Certo, l'oste, la taverna dell'inconscio. Alla fine siamo noi che facciamo i conti con noi stessi!
-Ah ah! Mi spiace...non c'ho i soldi e non lo pago!
-Sarebbe bello vero? Ma l'oste dell'inconscio prima o poi lo paghi sempre!
-Ma io scappo!!!
-Peggio! L'inconscio non ascoltato ti ritrova sempre!
-Fanculo a te e all'oste, m'è passato l'appetito!
(T. Bergen, Just the way she was)