Ecco questa è la mia famiglia.
È tipo una casa, io sono quello più grande con la testa e il corpo lungo perché sono alto e magro.
In alto a sinistra ci sta mio padre e, sotto in basso a sinistra, ci sta mia madre.
Loro sono lontani, stanno sempre a lavorare e fanno le cose loro.
In basso a destra ci sta mio fratello grande. Lui è buono con me epperò fa la prima media e allora non gioca tanto con me.
E poi ci sta Éliane, la mia baby-sitter.
Lei fa tutto con me, è sempre accanto a me.
È come un cuscino che io dormo accanto a lei e lei dorme accanto a me.
(A. Battantier, Memorie di un bambino, D1, 7 anni, 2017)
Un bambino solo.
Il cuscino è quello della baby-sitter.
I genitori ed il fratello sono rappresentanti in compartimenti stagni.
I bambini esprimono bene ciò che li circonda.
Stringe il cuore questo disegno, non c'è amore, vicinanza, gioco.
Interessante notare le due linee di separazione tra il bimbo e i genitori da una parte, e il fratello dall'altra.
Come scriveva Anna Amoroso: "Figure piane d'una famiglia geometrica. C'è altezza e larghezza, manca la terza dimensione in questo rettangolo infelice: lo spessore, la profondità che dona il sentimento. Manca l'amore".