La complessa dinamica tra aziende e giovani risorse è spesso caratterizzata da un ciclo frustrante: giovani impreparati giungono, apprendono attraverso formazione ed esperienza, solo per abbandonare l'azienda, lasciandola a rimetterci tempo e denaro.
Questo ciclo richiede una riflessione profonda sulla responsabilità condivisa degli adulti, delle istituzioni educative e delle stesse aziende nella formazione dei giovani.
I giovani, in una fase di significativi cambiamenti e trasformazioni, cercano esperienze che favoriscano la crescita e la maturità.
Il lavoro diventa un tassello cruciale in questo processo, offrendo l'opportunità di sperimentarsi e costruire un futuro.
Tuttavia, se non allineato alle aspettative, può generare frustrazione e disillusione.
La società in continua evoluzione, con impatti significativi da cambiamenti tecnologici, economici e sociali, richiede alle aziende una riconsiderazione del loro rapporto con i giovani.
Questo implica un investimento mirato nella formazione e nello sviluppo dei giovani, considerando aspetti come la crescita professionale reciproca, la progettualità condivisa, l'empatia nelle aspettative e l'investimento sulla motivazione.
Quando aspettative divergenti emergono, l'insoddisfazione cresce, portando a conseguenze negative.
Per evitarlo, il dialogo costante tra aziende e giovani è essenziale, permettendo una comprensione reciproca e la soddisfazione delle rispettive esigenze.
Aziende orientate al futuro possono investire nei giovani offrendo programmi di formazione personalizzati, chiari percorsi di carriera, coinvolgimento nei processi decisionali e la creazione di un ambiente di lavoro positivo.
Questi investimenti non solo promuovono la crescita e la motivazione dei giovani, ma conferiscono alle aziende un vantaggio competitivo, assicurando risorse qualificate e motivate per il futuro.
(A. Battantier, Mip Lab)
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