Immerso nuovamente nel vortice della vita urbana, un mondo frenetico, tecnologia e cemento, la strada incerta, il corpo protesta, l'equilibrio è andato a farsi fottere.
Compagni di solitudine si aggirano per le strade, per sopravvivenza creiamo nuove latitudini, sopravvivenza è il nostro credo, per sopravvivenza ammazziamo ogni giorno la nostra vita.
Strascichi lontani, ricordi ancestrali.
Cresce il desiderio di quiete e silenzi.
Nuovi dilemmi da risolvere, come abbracciare le antiche armonie?
(A. Battantier, 2011)