"ESSERI VIVENTI SENZIENTI CON UN CUORE CHE BATTE ABBATTUTI: MISSIONE COMPIUTA!" (IL COMMISSARIO DEI MIEI SOGNI)
Nelle cupe strade una Pavia avvolta dalle nebbie, il commissario si trovava a scrutare un dossier che aveva ricevuto quella mattinata piovosa.
Il titolo del fascicolo era eloquente:
"ESSERI VIVENTI SENZIENTI CON UN CUORE CHE BATTE ABBATTUTI: MISSIONE COMPIUTA!".
Il commissario si immerse nella lettura, cercando di comprenderne i contorni.
Difenderli. Questa parola risuonava nella mente del commissario come un richiamo alla giustizia.
"Difendere chi?" si chiese, mentre proseguiva la lettura del dossier.
Il nome "Cuori Liberi" gli fece eco, un rifugio che avrebbe dovuto essere un'isola di pace per esseri viventi senzienti. Ma la realtà descritta era ben diversa.
Uccisi tutti i maiali al rifugio "Cuori Liberi".
Quelle parole colpirono il commissario come un pugno nello stomaco.
Era difficile concepire come un luogo di protezione e amore per gli animali potesse trasformarsi in una scena di orrore.
Crosta, Crusca, Pumba, Dorothy, Mercoledì, Bartolomeo, Ursula, Carolina e Spino: nomi ora incisi nella memoria del commissario come vittime innocenti di una tragedia inaudita.
La polizia, un'istituzione che avrebbe dovuto difendere i cittadini, era diventata l'artefice della loro rovina.
L'immagine di manganelli, calci e pugni contro manifestanti pacifici provocò in lui un senso di disgusto.
"Come abbiamo potuto arrivare a questo punto?", si chiese.
"Un'ordinanza di abbattimento", recitava il dossier, come se fosse una sentenza di morte pronunciata senza pietà.
Provarono a difendere i maiali da questa ingiusta condanna. Le parole del dossier sottolineavano il coraggio di chi aveva cercato di proteggere gli animali.
Una catena umana davanti al cancello, un atto di disperata resistenza che, purtroppo, aveva trovato una violenta risposta da parte delle forze dell'ordine.
I maiali erano stati abbattuti preventivamente, tra cui anche quelli sani.
La follia di quella giornata oscura non aveva risparmiato nemmeno coloro che potevano essere salvati.
Era una violenza inaudita contro esseri viventi senzienti e contro esseri umani che avevano dedicato le loro vite a proteggerli.
Niente era servito.
Né le proteste pacifiche, né la catena umana, né la disperata resistenza.
La carneficina era continuata fino caricarne le carcasse sui camion.
Il commissario poteva immaginare quegli esseri innocenti, scodinzolanti felici, ignari della loro tragica fine imminente.
Era difficile per lui accettare che tutto questo fosse accaduto per tutelare gli interessi degli allevamenti intensivi e dei loro guadagni.
I santuari come "Cuori Liberi" non facevano parte dell'industria zootecnica, erano un'alternativa, un luogo di speranza e amore per gli animali.
Chiuse il dossier con un sospiro. Aveva di fronte a sé una missione delicata e dolorosa. Doveva cercare giustizia per quei maiali, quegli esseri viventi senzienti con un cuore che aveva smesso di battere troppo presto.
La sua determinazione a portare alla luce la verità bruciava come la punta accesa della sua pipa nella fredda e apocalittica Pavia pre-autunnale.
(A. Battantier, Memorie di un amore, Memorie di un animale, 2023)
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