Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2024

NESSUNO È PERFETTO (IL CORAGGIO DELL' IMPERFEZIONE)

Nessuno è perfetto. Questa frase è spesso ripetuta fino a perdere significato.  Serve il coraggio dell'imperfezione per navigare nella vita, per affrontare il mare aperto dell'esistenza. Dire a se stessi "sono fatto così" significa accontentarsi, chiudersi in una prigione di staticità.  Che noia una vita sempre uguale, priva di sorprese e di cambiamenti!  Ogni giorno dobbiamo ricominciare ad imparare dagli errori.  Epperò mica sempre gli stessi errori. Dobbiamo migliorare anche gli errori, farne di nuovi, ricordare la strada percorsa senza dimenticarla, perché è così che rimani giovane.  La capacità di evolversi, di crescere, di abbracciare il cambiamento, è ciò che ci mantiene vivi. Che aspettiamo a liberarci?  Il tempo è una risorsa finita, e ogni giorno che passa è un giorno in meno per iniziare a cambiare la nostra vita.  Non possiamo permetterci di rimandare all'infinito, di aspettare il momento perfetto che, nella maggior parte dei casi, non arri...

NEL MIO PAESE

Nel mio paese le casette si stringevano l'una all'altra come vecchie comari dai colori sbiaditi. I vicoli serpeggiavano tra le abitazioni come nastri stretti, e a ogni angolo c'era un pezzo della mia infanzia che mi osservava, nascosto tra le ombre e gli odori antichi. La salita per arrivare a casa mi faceva sentire parte di un mondo antico che non esiste più, se non nei miei ricordi. Le anziane si sedevano davanti alle loro case, con gli occhi attenti e le mani laboriose.  Guardavano passare i forestieri e domandavano: "Di chi sei fìo?". Era un modo per tenere insieme il filo sottile della memoria collettiva, per mantenere viva la storia del paese attraverso i volti e le parentele. Sembrava che non ci fosse nessuno eppure ti sentivi osservato.  Mia madre sapeva sempre dove fossi a far marachelle (sotto Porta da Piedi, alle cascatelle, a Grotte Franca, a Piscia cavallo, alla scorciatoia del campo per la Bescina). Era una sensazione strana, come se gli spiriti dei ...

AMORE, ODIO, MORTE

Il contrario della parola 'amore' non è 'odio' ma 'morte'. La radice etimologica del termine 'amore'?  La 'A' privativa davanti a 'MORS', in latino, 'morte'.  Amore e morte, due concetti che, per la maggior parte, si pensa siano opposti ma non correlati.  Si associa l'odio come il contrario dell'amore, una forza distruttiva che si pone in netta antitesi alla forza creativa e vitale dell'amore.  Epperò, l'odio, pur essendo una manifestazione negativa dell'emotività umana, è ancora una forma di legame, per quanto tossico e distorto.  L'odio richiede energia, attenzione, una sorta di investimento emotivo che, per quanto negativo, implica una legame con l'oggetto odiato.  L'odio è, in un certo senso, un riflesso oscuro dell'amore, una sua deformazione.  Entrambi esistono nel regno della vita emotiva, entrambi richiedono la vitalità del soggetto. La morte, invece, rappresenta l'assenza di tutto q...

LE PIANTE GRASSE

Vado a vedere i treni passare.  Mi sento più forte perché un tempo ne avevo paura, temevo i binari pur essendone attratta quando sopraggiungevano sferragliando veloci; poi torno ad annaffiare il giardino di papà.  Ho messo acqua alle piante grasse, so che mi aspettano senza morire, non potrebbero morire senza di me.  Guardandole mi accorgo di non poterne fare a meno, c'è un alone di vita al centro di ogni vaso. Io non lo vedo, ma so che c'è.  Così come so che l'acqua è importante per loro, quanto lo è per me.  Mi fanno felice quando le innaffio e sembrano più forti, ma non si abbattono se io non torno in tempo dai miei piccoli viaggi nel nulla romano. È giusto amare queste piante così forti? Ma la domanda più appropriata è forse:  Perché amo queste piante così forti?  Ne ho bisogno, ho bisogno della loro sicurezza e caparbietà, del loro sapersi accontentare.  Le piante grasse impediscono a me di morire di sete. E quando giunge la stanchezza penso ...

LA LETTERATURA, LA SCRITTURA (Pensieri sparsi)

A mio avviso la letteratura deve essere complessa e controverse.  Amo la prosa, feroce e disillusa, in grado di  scatenare reazioni contrastanti.  Io cerco qualcosa nella scrittura che trascende il giudizio morale, qualcosa che merita di essere esplorato. La letteratura, per me, è scrittura come ricerca.  Non una ricerca della verità assoluta, né un percorso volto a insegnare il bene o il male, ma un’indagine spietata e sincera dell’animo umano.  La scrittura che amo non si preoccupa di fare del bene, non si piega alla necessità di essere edificante.  Rifiuto categoricamente i nozionismi e le liste del bello e del buono, opponendomi a quella visione della letteratura che si limita a confortare o a decorare. La lettura che amo sa essere di una disarmante autenticità.  Mi deve risuonare dentro una voce, talvolta crudele, talvolta disperata, intrisa, se serve, di un realismo brutale che sfida a guardare il mondo senza filtri.  In questa spietatezza, ...

AH AH AH: LA GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITÀ

Oggi celebriamo la Giornata Mondiale della Biodiversità, un'occasione ideale per riflettere sulle meraviglie della natura e, per scoprire quanto poco di essa sia rimasto.  Una festa memorabile! Immaginiamoci una torta decorata con miniature di allevamenti intensivi, grattacieli, e, in un piccolo angolino, qualche minuscolo animale selvatico, magari un'ape o un uccellino, se siamo fortunati. In questo giorno glorioso, ricordiamo che la biomassa mondiale dei mammiferi è composta per il 62% da animali allevati.  La stragrande maggioranza è schiava dell'industria.  Mucche, maiali e polli vivono ammassati in spazi angusti, alimentati a forza e ingozzati di antibiotici. La natura allo stato puro! E poi c’è il 34% rappresentato da noi, esseri umani.  Noi, che con la nostra ingegnosità abbiamo colonizzato il pianeta e ci siamo moltiplicati in modo così efficace da soffocare tutto il resto.  Forse dovremmo considerarci un successo evolutivo, ma sembra più una metastasi....

GLI UOMINI A MOTORE

Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore: capitò nel paese degli uomini a motore. Al posto del cuore avevano un motorino che si spegne la sera e si accende il mattino. Al posto dei piedi avevano rotelle, le cinghie di trasmissione erano bretelle. Al posto del naso una trombetta, per chiedere la strada e correre più in fretta. Correvano tutto il giorno senza mai fermarsi: non avevano neanche il tempo di salutarsi.  Non scambiando mai parole né saluti, pian piano i poveretti diventarono muti. Facevano appena appena “brum brum” e “perepè”. E Giovannino disse: “Questo posto non fa per me”. (Gianni Rodari) *** È una storia su un paese strano, dove gli uomini hanno motori al posto del cuore e rotelle al posto dei piedi. Vivono correndo tutto il giorno senza mai fermarsi, senza nemmeno il tempo di salutarsi o parlare. Mi ha fatto pensare a quanto la nostra vita somiglia a quella degli uomini a motore. Viviamo in una società che corre sempre, che ci spinge a muoverci velocemente, a...

QUANDO L'AMORE FINISCE (Ma l'inizio era dolce)

L'inizio è spesso dolce, carico di promesse e aspettative, mentre la fine è sovente segnata dall'amarezza.  Quali dinamiche governano le relazioni amorose e il loro ciclo di vita? C'è chi dice che l'inizio di un amore è dolce. Questo momento è caratterizzato da un'intensità emotiva che avvolge i partner in una sorta di euforia, grazie alla quale ogni difetto sembra irrilevante e ogni momento insieme è fonte di gioia. Questa fase può essere vista come una combinazione di attrazione fisica e ideale romantico, che stimola il rilascio di dopamina, creando una sensazione di benessere e gratificazione immediata.  L'inizio di un amore rappresenta talvolta una fuga dalla solitudine e una speranza di completamento. Tuttavia, col tempo, la realtà e la quotidianità prendono il sopravvento.  La routine, le incomprensioni e le differenze personali iniziano a emergere, e la fase iniziale di idealizzazione lascia spazio a una conoscenza più realistica del partner.  Quando l...

IL METEO NON È IL CLIMA (Zio Peppino in Norvegia)

La differenza tra clima e meteo si impara alle elementari. È uscito un altro studio pubblicato su "Nature", una delle riviste scientifiche più famose e accreditate al mondo.  Quello che sta avvenendo è il più veloce ed esteso riscaldamento globale degli ultimi duemila anni.  Le temperature aumentano a un ritmo mai visto in ogni regione del pianeta, un fenomeno che interessa il 98 per cento del territorio terrestre. Epperò, mi telefona zio Peppino e mi dice: "A Torino è inverno...lo sai che nel Biellese, questa mattina, c'erano 7 gradi? E piove da mesi." C'è chi dice che gli italiani si renderanno conto del disastro climatico quando si comincerà a produrre il Barolo nelle campagne norvegesi. Ma ormai sarà troppo tardi. E tra l'altro esiste già, ad esempio l'azienda vinicola Lerkekåsa, a Gvarv in Norvegia (a due ore da Oslo).  Gli italiani capiranno quando non potremo più coltivare ciò che coltiviamo tradizionalmente perché farà troppo caldo. Ormai la ...

C'ERA UNA CASA

C'era una casa che custodiva i ricordi, immersa nella campagna, il tempo sembrava scorrere con lentezza antica.  Era una costruzione modesta, fatta di pietra e legno, una stufa in ghisa, una vecchia fisarmonica.  C'era una casa circondata da alberi maestosi e i bambini giocavano nei pomeriggi caldi, le risate echeggiavano perdendosi al limitar del bosco.  Ricordo quei giorni come fosse ieri.  Mi fermavo ad osservare i bambini correre felici, ignari delle sofferenze che il mondo riservava.  Mi chiedevo cosa pensassero, quale magia rivestisse le loro menti così pure.  Trovavano gioia in cose semplici, un bastone, una pozzanghera, un cesto di fichi; c’era una casa sull’albero ed un’altalena lunghissima volava sulle stelle. Dimmi un po’, sei timido? Non dirmi no, sì che lo so. Con la memoria li osservavo giocare; un legame profondo li univa. C’era una casa silenziosa, quando i bambini se ne andavano a letto, il crepuscolo portava con sé una quiete solenne....

CAREZZE (Il ricordo della felicità non è più felicità, il ricordo del dolore è ancora dolore: è sempre vero?)

Un amico, malinconico e nostalgico mi ha detto: "Hai fatto caso che il ricordo della felicità non è più felicità, epperò il ricordo del dolore è ancora dolore?". Io non riesco a separare nettamente passato e presente, emozioni positive e negative. Il modo in cui ricordiamo e riviviamo i momenti di felicità e di dolore ha un impatto profondo sulla nostra esistenza attuale e futura, ben oltre le categorie di piacere e sofferenza. Io so che il ricordo della felicità può essere una fonte immensa di benessere e di sostegno emotivo nel presente.  Ripensare a un momento di gioia, a un’esperienza gratificante, può evocare sensazioni positive, rivitalizzare lo spirito e offrire un rifugio sicuro nei momenti difficili.  È vero, la felicità ricordata non perde il suo valore, ma si trasforma in un serbatoio di energia positiva che può alimentare il nostro presente.  Pensiamo ai legami profondi con le persone amate, agli attimi di "realizzazione" personale: questi ricordi posso...

È NATO PRIMA L'UOVO O LA GALLINA?

Un amico credente mi ha chiesto stamattina:  "È nato prima l'uovo o la gallina?". La mia risposta è stata piuttosto chiara.  Almeno, dalla prospettiva evolutiva, non esiste un "prima" e un "dopo" assoluto.   Le specie non sorgono improvvisamente dal nulla, ma si evolvono gradualmente nel corso di milioni di anni attraverso un processo di piccole modifiche genetiche.  Nel caso delle galline, i loro antenati erano uccelli simili ai polli odierni, ma con caratteristiche leggermente diverse.  Nel tempo, attraverso la selezione naturale, questi uccelli hanno sviluppato le caratteristiche distintive che oggi definiamo "gallina". In questo contesto, l'uovo non è semplicemente un contenitore per il pulcino, ma è parte integrante del processo evolutivo stesso.  Le uova dei primi antenati delle galline erano già presenti, anche se non erano ancora uova di gallina nel senso moderno del termine.  Con il progredire dell'evoluzione, anche le uova h...

IL GIARDINO SENZA ALBERI

In una città non troppo lontana c'era un giardino, un tempo pieno di alberi ma ora non ne restava più nemmeno uno.  Erano stati tagliati per fare spazio a edifici e strade, e ora il giardino era un luogo triste e desolato. I bambini, durante la ricreazione, andavano nel giardino e disegnavano con gessetti sul terreno la sagoma degli alberi, cercando di immaginare la fresca ombra e il cinguettio degli uccelli. Tommaso disegnava il contorno di un grande albero con rami che si protendevano verso il cielo.  "Così era l'albero davanti alla finestra del nonno", diceva, "e nonno si arrampicava per guardare le stelle". Giulia tracciava le radici di un altro albero immaginario. "Le radici sono le mani dell'albero", spiegava, "tengono la terra salda e ci danno da mangiare…tenevano…insomma…una volta…ecco". Ogni giorno diventava sempre più difficile immaginare gli alberi. Ogni giorno il giardino sembrava diventare più grigio e triste. Un giorno, ...

IL PARCO DELLE LUMACHE

Il buon signor Millo Peg, affabile padre di tre giovanissimi pargoli, si trovò in una di quelle situazioni che solo la vita quotidiana riesce a riservare con tanto di maliziosa ironia.  Era una tranquilla serata primaverile quando, con premura, si dedicò all'operazione di liberare un nugolo di lumache dal confinamento dei vasi del loro balcone. La sua intenzione era nobile, degna di un animo gentile.  Il cuore del signor Peg pulsava con quello delle sue lente ospiti, desiderose di esplorare territori più vasti e lussureggianti.  Le raccolse con mano premurosa, facendo attenzione a non ferire quelle delicate creature, e le depositò nella rassicurante confidenza di una bottiglia. Ma il destino aveva in serbo una sorpresa per la famiglia Peg.  Mentre la luna ascendeva lentamente nel cielo, le lumache, ignare delle buone intenzioni del loro salvatore umano, decisero di prendere in mano (o meglio, in guscio) il proprio destino.  Con la complicità del buio notturno, l...

L'IMPORTANZA DI FOLLEGGIARE OGNI TANTO

Alle volte è necessario allontanarsi dalla tristezza e dalla serietà e concedersi momenti di leggerezza e gioia per alleggerire il peso delle quotidiane pene della vita. La vita è piena di sfide e momenti difficili che possono portare alla tristezza e alla sofferenza.  Epperò, concentrarsi esclusivamente su queste emozioni negative può portare a uno stato di depressione e disperazione. A volte mi prende quella tendenza a immergermi totalmente nelle mie preoccupazioni e nel mio dolore, trascurando l'importanza di mantenere un equilibrio emotivo e mentale.  Questo atteggiamento mica mi fa tanto bene. È importante trovare momenti di svago e di gioia nella vita quotidiana. È fondamentale concedersi pause di divertimento e leggerezza per contrastare la pesantezza e per rigenerare mente e corpo.  Trovare il giusto equilibrio tra serietà e leggerezza, serio ludere, giocare seriamente, è essenziale per mantenere una buona salute mentale e per affrontare la vita in modo più legger...

LA MALA EDUCACIÓN: UNIVERSITÀ DIGITALI, INSEGNAMENTO E LOGICHE DI PROFITTO

Ne avevo già scritto ma ci voglio ritornare. Negli ultimi dieci anni, gli atenei digitali hanno visto un'esplosione di iscrizioni, con un aumento del 410% degli studenti e del 112% dei corsi.  Il numero di docenti è rimasto sorprendentemente basso, con una proporzione di 1 insegnante ogni 385 studenti, rispetto al rapporto più equo di 1 a 28 nelle università tradizionali.  Questo squilibrio si riflette nella qualità dell'istruzione offerta, che risulta inferiore secondo i dati disponibili.  La crescente popolarità delle università telematiche non è solo una questione di ideologia, ma di fatti evidenti. In questo contesto, diverse inchieste giornalistiche, incluse quelle di Repubblica e di Report, hanno sollevato interrogativi sulle pratiche e sulla qualità dell'insegnamento nelle università telematiche. L'Espresso ha analizzato dati e documenti per comprendere l'ascesa di queste istituzioni e ha evidenziato anche le connessioni politiche dei loro proprietari.  La cr...

TANA LIBERA TUTTI (l'Antispecismo spiegato ai ragazzi)

Un passo alla volta, per  liberare gli animali. Sfidare il sistema è la nostra missione. Il capitalismo fa del dominio umano e animale il suo centro. Schiavi di altre specie per millenni passati, oggetti, merci il loro destino. Serve solidarietà e dura lotta contro chi distrugge vite innocenti di esseri senzienti con un cuore che batte. La violenza istituzionalizzata, pubblicizzata, confortevolmente ammansita nelle fattorie didattiche e nei bioparchi. Rompere tutto questo è la nostra via, verso un mondo più libero e più giusto. (A. Battantier, Memorie di un amore, memorie di un animale, Mip Lab, 2022. Art by Stephen Stadif) #memoriediunamore  #memoriediunadolescente  #millopegelememoriedellaterra  #MIPLab  #stephenstadif 

LA GENTILEZZA MALEDUCATA

Quando M. Thompson Nati parla della "gentilezza maleducata", si riferisce a una tipologia di persona che, pur essendo gentile nei modi, adotta un comportamento maleducato.  Il "gentile maleducato" (GM) utilizza varie strategie per raggiungere i propri obiettivi nel trattare con persone generalmente cortesi.  Il GM rimane calmo, inizialmente non reagisce né risponde all'accusa, sorride, non prende le cose sul personale, ascolta ma non chiede scusa, perché ritiene di avere ragione anche se è evidentemente nel torto. Ha torto, ma si comporta in modo incivile con civiltà.  Alla base di questo comportamento gentilmente maleducato c'è una sorta di proto consapevolezza dell'esistenza dell'altro; formalmente non manca di rispetto, ma dedica agli altri solo un'attenzione superficiale poiché non è interessato ad andare oltre i propri interessi e desideri personali.  Il GM agisce con gentilezza solo per migliorare la percezione della propria immagine, senza...