Passa ai contenuti principali

LA MALA EDUCACIÓN: UNIVERSITÀ DIGITALI, INSEGNAMENTO E LOGICHE DI PROFITTO

Ne avevo già scritto ma ci voglio ritornare. Negli ultimi dieci anni, gli atenei digitali hanno visto un'esplosione di iscrizioni, con un aumento del 410% degli studenti e del 112% dei corsi. 

Il numero di docenti è rimasto sorprendentemente basso, con una proporzione di 1 insegnante ogni 385 studenti, rispetto al rapporto più equo di 1 a 28 nelle università tradizionali. 

Questo squilibrio si riflette nella qualità dell'istruzione offerta, che risulta inferiore secondo i dati disponibili. 

La crescente popolarità delle università telematiche non è solo una questione di ideologia, ma di fatti evidenti.

In questo contesto, diverse inchieste giornalistiche, incluse quelle di Repubblica e di Report, hanno sollevato interrogativi sulle pratiche e sulla qualità dell'insegnamento nelle università telematiche.

L'Espresso ha analizzato dati e documenti per comprendere l'ascesa di queste istituzioni e ha evidenziato anche le connessioni politiche dei loro proprietari. 

La crescita esponenziale delle immatricolazioni negli atenei digitali ha sollevato preoccupazioni sulla qualità dell'istruzione offerta, con un impatto significativo sul sistema universitario italiano.

Mentre le università tradizionali hanno sperimentato una diminuzione degli studenti durante la pandemia e si sono concentrate sul ripristinare l'istruzione in presenza, le università telematiche hanno visto un aumento delle iscrizioni. 

Attualmente, l'11,8% degli studenti universitari frequenta atenei che offrono corsi online, con l'obbligo di svolgere gli esami in presenza. 

Tuttavia, il rapporto studenti-docenti rimane sproporzionato, influenzando negativamente l'interazione e l'assistenza degli studenti.

Le università telematiche sono state oggetto di valutazione critica da parte dell'Anvur, che ha evidenziato una qualità inferiore rispetto alle istituzioni tradizionali. 

Solo un ateneo telematico ha ricevuto un giudizio di accreditamento pienamente soddisfacente, mentre la maggioranza ha ottenuto giudizi soddisfacenti o condizionati. 

Tuttavia, nonostante i risultati, numerose richieste di abilitazione sono rimaste senza risposta.

L'università telematica eCampus di Francesco Polidori, dopo avere lasciato ai figli le ceneri di Cepu, l'ha fondata e vista riconoscere dal Miur nel 2006, nonostante il parere negativo dell'allora organo di valutazione del sistema universitario. 

La "Niccolò Cusano" ha come amministratore delegato il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, generosissimo nei confronti della politica (da Forza Italia a Impegno Civico, per non parlare del suo partito Alternativa popolare) e indagato per evasione fiscale. 

Poi abbiamo gli atenei telematici Pegaso, Universitas Mercatorum, San Raffaele che fanno parte della multinazionale del sapere Multiversity (presidente l'onnipresente Luciano Violante), il primo gruppo in Italia e il secondo in Europa nel settore dell'istruzione e della formazione, controllato dal fondo finanziario britannico Cvc. 

Purtroppo, come sottolinea Gianna Fracassi, segretaria della Flc Cgil, il sistema universitario italiano è sempre più subordinato alle logiche del profitto che rischiano di limitare la libertà di insegnamento e di ricerca sancita dall'articolo 33 della Costituzione.

(A. Battantier, Italien Néandertalien)


#italienneandertalien 

Post popolari in questo blog

SPESSO IL PUNTO DEBOLE DI UNA PERSONA È SEMPLICEMENTE UN'ALTRA PERSONA

"Ci piaccia o non ci piaccia, l'Altro ha un altro Altro. Talvolta giungiamo a vederlo, ma ci vogliamo illudere che sia sempre lo stesso.  E invece è l'Altro dello Stesso.  Ma lo Stesso non è più lo stesso.  È anche qualcos'altro: l'Altro.  Questo vale anche per noi, ci piaccia o non ci piaccia". (M. Thompson Nati, Paradoxes of ego,1995) "Tu hai ciò che sei.  L'essere si può modificare.  Non farti portare dai tuoi sogni.  Conduci i tuoi sogni alla realtà del tuo essere" (Lao Bu Shem)

IL SIGNIFICATO

"Tu decidi qual è il significato della tua vita. La gente parla del significato della vita, ma ci sono tanti significati di vite diverse e tu devi decidere quale vuoi che sia il tuo". (J. Campbell)

CHI TROPPO MOLTO NULLA NIENTE

CHI TROPPO MOLTO NULLA NIENTE. "Che poi è il problema mio. Io voglio tanto troppo e alla fine non ottengo nulla. Forse dovrei accontentarmi, ma non nel senso del rassegnato. Bu, non so. Forse quello che ho mi dovrebbe bastare per darmi la carica per andare avanti senza soffrire per quello che non ho. Insomma me sò incartato. Voglio dire, dovrei usare quello che ho per andare avanti, altrimenti resto sempre a mani vuote, con questo senso di lamentela e di tristezza che mi assale perché non ho le cose, perché non ho raggiunto me stesso. Ma me stesso eccolo, son io, son qua. Ho  problemi con il concetto di fallimento, perché tante volte mi sono trovato ad intraprendere dei percorsi. Per poi finire nei burroni del fancazzismo, nelle selve delle indecisioni perenni. Non mi ero mai chiesto però quanto dipendesse da me, e dalle mie posizioni iniziali, ovvero volere la luna senza neanche essere sceso dal letto. Vuoi qualcosa? Inizia a trovare le ciabatte, inizia a vestirti, in...

Mi chiamo Andrea Giovanni Battantier, psicologo in un Consultorio

(Dedicato a mio padre e al papà di Antonio Leotti) Me ne sono andato pensando all'errore di lasciare solo mio padre, Antonio Gennaro Battantier, nato a San Casciano dei Bagni, agricoltore, uomo retto e gran lavoratore. Ho cercato per anni la perfezione, seminando errori, che poi ho coltivato, cucinato e mangiato. Mio padre da me si aspettava ben altri raccolti. Mi chiamo Andrea Giovanni Battantier, psicologo in un Consultorio, e sono ossessionato da mio padre, che un bel giorno lascia tutto in campagna e si mette a cercarmi, finendo barbone. E' stata mia la colpa? Io me ne partii per rinascere uomo. Lui per morire da bambino che non fu. Mio padre che non mi parlava, e mi scriveva belle lettere con la sua penna antica. Io leggevo quei pesanti fogli e sì, mi commuovevo, ma mai una volta poi trovai il coraggio di rispondere. Io parlavo bla bla bla, e lui scriveva ccccccccccc. Io un bel giorno lo trovai sulla panca del mio Consultorio, con la barba e quel suo essere ormai sperso e ...