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L’AMORE (Quale verità vuoi? Quella che ti fa stare meglio o quella che ti farà andare via? Quella che ti consola o quella che ti libera?)

La verità si nasconde dietro la bugia, la crepa nel muro liscio dell’affetto.

La verità porta con sé la paura, prima ancora della liberazione.
Più l’amore promette, più la bocca mente.
Più cerca di salvarsi, più si affoga.

A letto, si avvicinano. I corpi si conoscono. "Sei tutto per me", sussurra lui, e per un attimo ci crede. Lei chiude gli occhi, immagina che sia vero.

Fuori piove. Le gocce battono sul vetro come dita impazienti.

Lei sogna di scappare. Lui sogna di essere libero. Restano ancora, il silenzio è più comodo della verità, la menzogna, al momento, più morbida della solitudine.

"Domani parliamo", promettono. Ma domani è il luogo dove si depositano le bugie che non abbiamo il coraggio di confessare oggi.

L’amore non è un rifugio. Non è qualcosa da fingere. Se lo è, allora è solo paura travestita.

L’amore è una stanza con due porte. Lui entra da una, lei dall’altra.
Si incontrano al centro, sorridono, si baciano.
Nessuno ammette di aver già cercato la maniglia per uscire, dietro le spalle dell'altro.

La verità è un sasso in tasca. L’ipocrisia è il sorriso che lo nasconde.

Restano immobili, come statue in un museo di cose rotte.

L’amore non è possesso.
Non è sicurezza.
È vuoto.
Se lo riempite di bugie, diventa una tomba.

L’amore, più promette, più mente, e se la spara grossa è per salvare la faccia.

Erano seduti nella cucina di una casa che non era più casa. Frasi a metà, sguardi a scivolare via.

Non c’è innocenza. Ma nemmeno un vero colpevole.

La luce cambiava sulla cucina spoglia.
Come nei sogni in cui il paesaggio muta impercettibilmente, ma quando ti svegli sai che tutto è già finito.

Mi hai mentito. Ti ho protetto.
Ogni parola è un veleno dal sapore familiare. Parlavano o tacevano, sempre nei momenti sbagliati.

La loro era una liturgia stanca.
Ogni coppia ne ha una.
La loro era costruita sull’alternanza di confessioni recitate ed omissioni per mia colpa, mia colpa, tua grandissima colpa.
Quando non si è capaci di amare si sospetta.

L’amore, una forma alta di solitudine condivisa. La bugia, la trama invisibile di ogni relazione; bastava saperlo.

Non ti ho detto tutto. Non hai detto niente. Ho taciuto per amore. Hai taciuto per paura.

L’amore, la più sublime delle malattie.
La coppia, un luogo dove impari a mentire sapendo che verrai scoperto.
Perché in due si mente per testare, non per nascondere.
Si mente per vedere se l’altro resta, non per nascondersi davvero.

Dimmi la verità.
Quale verità vuoi?
Quella che ti fa stare meglio o quella che ti farà andare via?
Quella che ti consola o quella che ti libera?

Ogni parola era un ago.
Non di quelli che cuciono.
Di quelli che forano e lasciano entrare l’aria, finché il cuore non si affloscia.

L'amore vero è quello che sopravvive alla verità, si sporca di vergogna e di vita, ma torna finalmente a respirare.
Muore ogni giorno, piano, l'amore che ha bisogno della viltà.

Poi ci fu il silenzio.
Rimasero lì.
Come due superstiti sulla stessa zattera.

Non so se si amassero ancora, ma nessuno dei due sapeva più nuotare da solo.

La luce era cambiata. Come quando in sogno il paesaggio muta e non te ne accorgi.
Lui stava sorridendo. Per la prima volta in mesi, o forse anni.
Solo chi non ha bisogno dell'altro può davvero incontrarlo.


***
L'AMORE, TRA VERITA' E MENZOGNA

L’amore di coppia è un teatro dove si recitano le nostre più profonde mitologie personali e le nostre più nascoste compensazioni psicologiche.

L’amore non è mai solo una relazione tra due persone, ma un incontro di anime che portano con sé storie antiche, immagini divine, e ferite mai sanate.

Ogni coppia è un campo di battaglia, dove ciascuno cerca di affermare il proprio stile di vita, spesso a spese dell’altro.

I frammenti proposti ci offrono una visione cruda e poetica dell’amore: un luogo dove la verità e la menzogna si intrecciano, dove il bisogno di sicurezza si scontra con il desiderio di libertà, dove due individui si aggrappano l’uno all’altro non per amore, ma per paura del vuoto.

L’amore è sempre una questione di anima.
Non amiamo l’altro per ciò che è, ma per ciò che rappresenta nella nostra psiche.

Quando lui sussurra "Sei tutto per me", non sta parlando alla donna reale, ma a un’immagine interiore, a un’anima proiettata.
Lei, chiudendo gli occhi, accetta questa finzione perché anche lei ha bisogno di credere in un mito: quello dell’amore come salvezza.

Ma l’amore, quando è ridotto a proiezione, diventa una prigione, la coppia si trasforma in un "museo di cose rotte" perché invece di incontrare l’altro, incontriamo solo le nostre fantasie.

E quando queste fantasie si scontrano con la realtà -quando scopriamo che l’altro non è il principe o la principessa della nostra fiaba- allora la relazione diventa una "liturgia stanca", una ripetizione vuota di gesti privi di significato.

C’è chi vede la menzogna nella coppia non come un tradimento, ma come un meccanismo di sopravvivenza dell’anima. "Non ti ho detto tutto. Non hai detto niente. Ho taciuto per amore. Hai taciuto per paura."

Qui, il silenzio e l’inganno non sono solo vigliaccheria, ma tentativi disperati di preservare un’illusione necessaria. L’anima mente perché la verità -quella totale, cruda- potrebbe distruggere il fragile equilibrio su cui si regge la relazione.

Ma fino a che punto questa menzogna è sana? L'anima ha bisogno di miti, ma anche di verità.
Se la bugia diventa sistematica, allora la coppia non è più un luogo di crescita, ma un "luogo dove impari a mentire sapendo che verrai scoperto", un gioco perverso in cui si testano i limiti dell’altro, anziché incontrarlo davvero.

Ma è possibile guardare alla stessa dinamica con occhi diversi. Ogni relazione è una negoziazione di potere.

"Restano ancora, il silenzio è più comodo della verità, la menzogna, al momento, più morbida della solitudine."

Qui vediamo come l’essere umano preferisce la sicurezza -anche se tossica- all’incertezza della libertà. La coppia diventa una "zattera" su cui due naufraghi si aggrappano, non perché si amino ancora, ma perché "nessuno dei due sa più nuotare da solo."

Questa è una trappola: se una persona ha sempre creduto di essere incapace di stare sola, cercherà disperatamente di mantenere la relazione, anche a costo di vivere nella menzogna. L’altro, a sua volta, potrebbe mentire per mantenere un senso di controllo, per non dover affrontare il vuoto di un’esistenza senza quel legame.

Nella coppia si mente non solo per proteggersi, ma per manipolare.
"Si mente per vedere se l’altro resta, non per nascondersi davvero."
Qui, la bugia diventa un test: fin dove posso spingermi?
Quanto l’altro è disposto a sopportare?

Se io mi sento insicuro, cercherò di controllare l’altro attraverso mezzi subdoli, il silenzio, le mezze verità, le accuse velate ("mia colpa, mia colpa, tua grandissima colpa").

L’altro, a sua volta, potrebbe rispondere con passività o con aggressività, creando un circolo vizioso di potere e sottomissione.

"L'amore vero è quello che sopravvive alla verità, si sporca di vergogna e di vita, ma torna finalmente a respirare."

L’amore autentico resiste alla disillusione.
Se smettiamo di proiettare sull’altro le nostre fantasie, possiamo finalmente incontrarlo nella sua realtà, imperfetta, a volte deludente, ma vera.

La coppia dovrebbe essere un luogo dove l’anima può mostrarsi nuda, senza maschere.
Ma perché ciò accada, dobbiamo avere il coraggio di affrontare la "crepa nel muro liscio dell’affetto", di riconoscere che l’amore non è un rifugio, ma un viaggio.

"Solo chi non ha bisogno dell'altro può davvero incontrarlo."

L’amore maturo nasce solo quando due individui si avvicinano per scelta, non per bisogno.
Se una relazione si basa sulla paura della solitudine, non sarà mai paritaria.

La vera sfida è sviluppare il coraggio di essere liberi, liberi di dire la verità, liberi di andarsene se necessario, liberi di amare senza possesso.

Solo allora la coppia smette di essere una "tomba" piena di bugie e diventa un luogo di crescita reciproca.

"Quale verità vuoi? Quella che ti fa stare meglio o quella che ti farà andare via? Quella che ti consola o quella che ti libera?"

L’amore autentico richiede coraggio. Il coraggio di guardare in faccia le nostre proiezioni, il coraggio di affrontare le nostre insicurezze.
Se scegliamo la verità che "ci consola", resteremo imprigionati in una relazione di comodo.

Se scegliamo quella che "ci libera", rischieremo la solitudine, ma forse troveremo un amore più vero.

Alla fine, l’amore non è possesso, non è sicurezza. È vuoto. E solo quando smettiamo di riempirlo di bugie, possiamo finalmente riempirlo di vita.

(A. Battantier, Memorie di un amore, Mip Lab, Marzo-Aprile 25)


#memoriediunamore
#MIPLab


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