Io sono la donna che visse due volte.
Nelle tenebre ci sono vissuta tanti anni, la notte mi era familiare e la luce del giorno distante.
Le persone dicevano che ero bella, interessante, particolare, sfuggente.
Non ero nulla di tutto questo, forse "sfuggente", ma più che altro mi ero già avviata da tempo, quando gli altri pensavano che me ne stessi solo andando.
La mia vita canonica lasciava spazio a laceranti sogni; nei sogni la razionalità vacilla e lascia spazio alla realtà desiderata oppure, nel mio caso, temuta.
Il passato non vuole essere dimenticato e mi tornavano a trovare gli spettri dell'infanzia.
Pochi anni di vita possono lasciarti per sempre i segni dell'angoscia e dello smarrimento, il desiderio di fuggire senza sapere dove andare.
Quando da piccolina subisci un trauma e poi ti fanno ricadere la colpa addosso vorresti scomparire negli abissi.
Ma serve dare ordine e un senso alla ricostruzione dei fatti.
Mia madre ha sofferto pene indicibili per un amore folle e malato, io ne ho calcato le scene anni dopo.
Il cuore del mistero è che quando siamo soli dinanzi ai mostri dobbiamo chiedere aiuto ma una bambina non può sempre chiedere aiuto, servono persone forti, tutte d'un un pezzo, in grado di captare il maligno che aleggia attorno alla sua innocenza.
Lo schema si ripete, frammenti vanno ricostruiti, al termine dell'oscurità troverai la luce se i frammenti avranno formato la luce stessa.
Nell’oscurità si rischia di perdersi per sempre.
È un rischio da correre sapendo però che possiamo farcela se finalmente qualcuno crederà in noi.
Mi amerò? Mi amerò.
(A. Battantier, Memorie di un amore, 2023, Anima Lisa, 26 anni. Art by Stephen Stadif)
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