Qual è il significato del tempo?
E l'evoluzione della nostra comprensione del tempo?
Aristotele considerava il tempo come una grandezza oggettiva, associandolo al movimento degli astri.
La sua concezione del tempo era strettamente legata alla percezione umana, riteneva che la sua esistenza dipendesse dalla presenza di eventi e cambiamenti nel mondo fisico.
Inoltre, per Aristotele, il tempo era lineare e infinito, senza inizio né fine, riflettendo la sua visione ciclica del cosmo.
Isaac Newton rivoluzionò la nostra comprensione del tempo.
Nella sua teoria della meccanica classica il tempo divenne una grandezza assoluta e indipendente dallo spazio.
La sua visione del tempo come un flusso costante e uniforme fornì le basi matematiche per la descrizione del movimento dei corpi e la legge universale di gravitazione. La fisica newtoniana ha stabilito il tempo come un parametro universale e oggettivo.
Alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX secolo le scoperte nella fisica hanno iniziato a sfidare la concezione newtoniana del tempo, grazie alla Teoria della Relatività di Albert Einstein.
Einstein dimostrò che il tempo non era più un'entità assoluta ma dipendeva dal movimento e dalla velocità dell'osservatore.
Il concetto di "tempo relativo" introdotto da Einstein rivelò un legame profondo tra spazio e tempo, sconvolgendo le concezioni classiche dell'universo.
Nel frattempo stava emergendo un altro ramo della fisica, la fisica quantistica.
Si scoprì che le leggi della meccanica classica non erano più valide a livello microscopico, come ad esempio le dimensioni degli atomi e delle particelle subatomiche.
Nella fisica quantistica si è scoperto che le particelle subatomiche, come gli elettroni e i fotoni, presentano comportamenti particolari descritti da "quanti" di energia.
Con l'avanzare della fisica si è capito che la nostra percezione del tempo è intrinsecamente legata alle nostre esperienze quotidiane e alle scale a cui siamo abituati a osservare il mondo.
La fisica quantistica ha mostrato che il tempo e lo spazio non sono entità distinte e che la nostra comprensione del tempo deve evolversi per abbracciare una visione più integrata dell'universo.
E il tempo che passa?
Mentre la scienza avanza, quale sarà la prossima evoluzione nella nostra comprensione del tempo? Forse, un giorno, le attuali teorie saranno superate da nuove scoperte e il concetto stesso di tempo potrebbe essere ridefinito in modi che al momento possiamo solo immaginare...ed io neanche tanto.
(A. Battantier, Memorie di un'adolescente, 2023, Emanuela Bot, 19 anni)
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