Dopo quasi 30 anni una frase mi torna in mente:
"Portalo al canile".
Ed era il tuo cane.
Lo avevi scelto tu.
A tuo nome era registrato.
Un lupo di 40 kg.
Una Creatura stupenda che soffriva di attacchi epilettici, iniziati quando aveva 5 anni; e della forma peggiore.
Non solo non lo portai in canile, con lui ho vissuto altri 7 anni incredibili.
Nella sua terribile malattia, affrontata insieme in totale simbiosi, mi insegnò a trovare la forza che in me mancava.
Mi tese la zampa, mi aggrappai e mi tirò fuori dall'inferno in cui, scelte sbagliate di "umana" convivenza, mi avevano sprofondata.
Mi salvò letteralmente la vita.
Ancora oggi è lui il mio spirito guida, il mio Angelo Custode.
La stella più brillante del firmamento.
Ancora oggi di notte sento il suo respiro sul viso.
Lo vedo negli occhi degli animali. Tutti.
Negli alberi.
Nella bellezza dei boschi e delle montagne.
Nelle onde del mare d'inverno.
Lui, un fantastico cuore, fedele, tenace. Pulito.
La morte non ci ha mai separati.
Lui è ovunque.
(Stefania Barsi)
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