In gabbie gridano anguste anatre disperate.
Libere volano le loro compagne, attratte dal pianto.
Cacciatori vili e crudeli, senza pietà, feriscono il cielo.
Una vigliaccata senza alcuna redenzione.
Sopraffazione, dominio e sadico gusto sul più debole, candido e ingenuo.
Io provo schifo per questo tipi di esseri umani.
Mi vergogno per loro.
Chiedo perdono per loro.
E sempre lotterò contro di loro, per il diritto alla vita di ogni essere senziente con un cuore che batte.
(A. Battantier, Memorie di un amore, Memorie di un animale)
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Richiami vivi. Le anatre vive gridano disperate dalle gabbie e il loro pianto attira anatre libere che sorvolano l'area, richiamate dalle compagne prigioniere.
A quel punto i cacciatori le finiscono con i fucili.
Ecco l'eroica "arte venatoria", una vigliaccata senza alcuna giustificazione possibile. (Masi Pasquale)
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