Non più giovani ma con la speranza di esserlo ancora dentro. Quell'illusione che, giorno dopo giorno, continuavano a cercare di nutrire, nonostante i problemi che sembravano difficili da risolvere.
La perfezione, un concetto innaturale che si erano imposti, si reputavano superficiali l'uno all'altra ed era la maledetta brama di potere e di comando a tenere in piedi quella loro unione.
Ogni volta si ripromettevano di smetterla di azzuffarsi per sciocchezze, ma tant'è che ci ricadevano sempre. Arrivava l'ora del gioco "Rapporto di Forza"; evidentemente l'equilibrio nella serenità non era contemplato, non accontentando nessuno dei due contendenti.
Divenivano estranei, pensieri dissonanti si scontravano, errori su errori che non portavano mai alla soluzione.
Pur disposti esausti infine a perdonarsi, le frustrazioni e l'aggressività malcelata erano ormai radicate.
Due pagliacci che perdevano il loro esiguo tempo a fare i dittatori, aizzando guerre montate ad arte dalle tante snervanti scaramucce.
L'ultimo episodio, il latte di mandorla caduto nella borsa termica, l'ennesimo pretesto.
Lui si difendeva, accusando lei di non aver chiuso bene il contenitore, mentre lei lo rimproverava per aver inclinato la borsa.
Così, lui si ritrovò sul divano da solo a meditare sul senso della coppia e dello stare insieme.
Forse, in quel momento, si rese conto che la perfezione era un miraggio, che il potere ed il comando non portavano da nessuna parte, e che la serenità era un lontano sogno.
Il destino di quella coppia rimaneva incerto, poiché, si sa, l'impossibile, in fondo, non è mai davvero facile da raggiungere.
(A. Battantier, 15 storie d'amore e la fiaba di Hélène, 2003, Art by Stephen Stadif)
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