Mio nonno era un uomo straordinario. Mi ha insegnato a osservare oltre il riflesso delle cose, a vedere la bellezza nascosta in ogni dettaglio perché io di natura sono sempre pessimista e lui mi faceva vedere l'altra parte della vita.
Era la mia guida, sempre pronto a tenermi per mano quando la paura mi assaliva.
Un ricordo indelebile è la giostra di legno che aveva costruito con le sue mani.
Ci mettevo le bamboline sedute su uno degli animali intagliati con cura, giocavo per ore mentre lui lavorava il legno (ha fatto lui tutte le cose in legno della casa).
Quando facevo girare sulla giostra le bamboline, ogni volta che toccvano il punto più alto, la paura loro (e mia) svaniva.
Mi sentivo leggera, come se potessi volare.
Nonno sorrideva con gli occhi pieni di amore.
Non ci siamo mai separati, io e lui. Ora che è andato via, il suo spirito rimane vivo in me.
Mio nonno è ancora con me, là fuori, mi accompagna ancora sulla giostra della vita.
In ogni momento, quando ho bisogno di forza e sicurezza, so che posso chiudere gli occhi e sentire la sua mano sulla mia, guidandomi con amore e saggezza.
Mio nonno mi ha insegnato che, anche quando le persone care ci lasciano, rimangono con noi per sempre (come il mio gatto Mimì).
E così, io vado avanti nel mondo, con l'amore nel cuore, sapendo che non sono sola.
(A. Battantier, Memorie di un amore, Memorie di un'adolescente, 2023, Sara T, 15 anni. Ph. by Stephen Stadif)
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