IL PARCO GIOCHI (Chi è importante per noi ci vive sempre accanto. Con qualcuno abbiamo trascorso tanto tempo, con qualcun altro ci siamo dovuti separare troppo presto, con altri, addirittura, non abbiamo avuto nemmeno l’opportunità di scambiarci uno sguardo)
Profumano ancora, e sono ancora così colorati e vivaci come quella mattina in cui li ho comprati.
Avevo deciso che non ne avrei presi tutti rosa o tutti celesti, ma di tanti colori diversi, accesi e allegri, in grado in qualche modo di spezzare la profonda tristezza di quella giornata.Mi aspettavo che oggi fossero completamente appassiti, anche perché è da un po’ di tempo che non vado più in quel giardino.
Pensavo anche che non fosse giusta questa mia assenza così prolungata.
Invece, questo profumo così intenso, mi ricorda che la mia presenza è sempre rimasta e che soprattutto io non ho dimenticato; ma come potevo pensare di aver dimenticato?
In fondo poi, i fiori sono soltanto un simbolo, perché chi è importante per noi ci vive sempre accanto.
Con qualcuno abbiamo trascorso tanto tempo, con qualcun altro ci siamo dovuti separare troppo presto, con altri, addirittura, non abbiamo avuto nemmeno l’opportunità di scambiarci uno sguardo.
Io tornerò presto in quel giardino.
Sembra proprio un parco giochi, pieno di girelle che si muovono con il vento e peluche sparsi dappertutto.
Sì, lo sembra. Ma non lo è: lì i bambini non giocano, lì i bambini non ci sono.
Ma lì noi vogliamo immaginarli, per poter dar valore a quel loro breve, leggero e velocissimo passaggio.
(Simona, Memorie di un amore, 2025)
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