DIPENDE DA COME GUARDI IL MONDO (Dialogo immaginario con mio padre. Cambiare punto di vista non cambia i fatti, ma può cambiare il modo in cui li vivi, se ci arrivi)
Dipende, da che dipende, da che punto guardi il mondo tutto dipende, eh? Bella trovata. Non importa il punto di vista. Il mondo è un casino da qualsiasi angolo lo guardi. E noi cerchiano di dargli un senso.
La mente umana è potente ma è anche una macchina del terrore. Creiamo mostri nei nostri sogni e poi li chiamiamo realtà. E quando smettiamo di inventare, iniziamo a distruggere. E in molti fingiamo di essere clown felici.
La felicità è una bugia che ci raccontiamo perché non sopportiamo il vuoto. Cambiamo prospettiva, cambiamo punto di vista, ma alla fine? Alla fine, mio padre diceva, c'è il bicchiere mezzo vuoto. E quel vuoto, cari miei, è tutto quello che abbiamo.
Il vuoto è anche leggerezza è anche la nostra salvezza. Guarda l’attimo. Cogli l’attimo. E poi?
Lo distruggi con le tue aspettative, lo riempi di significati che non ha mai chiesto. È questo che ci rovina: il bisogno di possedere. Ma l’attimo non è tuo, e non lo sarà mai.
E quando lo cogli, cosa ne fai? Lo tieni stretto o lo lasci scivolare via? La memoria lo trasforma in qualcos’altro. Il futuro lo rende un’ombra che svanisce. La verità è che l’attimo muore appena lo guardi.
Forse è proprio lì la bellezza. Nell’attimo che si dissolve, nella fragilità di tutto questo.
Cambiare punto di vista non cambia i fatti, ma può cambiare il modo in cui li vivi.
Poesia, verità, prospettive, avrebbe sbuffato mio padre: Tutte scuse per non ammettere che siamo solo qui, ora, a bere il nostro stesso veleno e a chiamarlo libertà.
Io forse gli avrei risposto: Non siamo né liberi né prigionieri. Siamo semplicemente distratti. Guardiamo l’attimo e lo chiamiamo problema. Tentiamo di afferrarlo e lo perdiamo. Eppure l’attimo non ha bisogno di essere colto, né posseduto. È già qui, più vivo di noi, prigionieri del tempo.
Non c’è nulla da fare, nulla da essere. Solo vedere. E nel vedere, forse, essere liberi.
Un silenzio sarebbe caduto sulla stanza. Mio padre avrebbe fissato il bicchiere vuoto e avrebbe detto. “E quindi?”
“E quindi nulla,” avrei risposto. “Solo questo.”
(A. Battantier, Memorie di un amore, Mip Lab, 1/2025)
#memoriediunamore
#MIPLab