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ONDA SU ONDA, IL MARE MI PORTERÀ... (È questo l'amore? Essere niente? Essere tutto?)

Non c’era luna in mare, né stelle, solo il battito dell’acqua e lui galleggiava sopra lei, come su un materassino.

Lei lo sorreggeva, ferma, immensa, eppure fragile come un guscio vuoto. 

"Sei stanco?", chiese lei, senza guardarlo. Lui non rispose.

Il mare si muoveva piano, trascinandoli ovunque volesse, senza fretta, senza intenzione. 

"Sai cosa pensavo? -disse lui- non ho mai saputo cosa sia l’amore...l’ho cercato ovunque...sempre a chiedermi se fosse quello...se fosse quello giusto. Adesso... qui, su di te, mi sembra di capirlo per la prima volta...È questo l'amore? Essere niente? Essere tutto?" 

Lei non rispose subito. Un’onda piccola li sollevò appena, per poi riconsegnarli al vuoto. 

"Forse l’amore non è quello che pensavi -disse infine- è una resa al mistero della fede!"

Lui chiuse gli occhi: "Fa paura." "Lo so."

Il tempo passava, ogni respiro di lei era un appiglio per lui, ogni peso di lui una prova di quanto fosse forte lei, o di quanto si sforzasse di sembrare forte. 

Lui sollevò il capo, la guardò finalmente negli occhi. Erano grandi, opachi, pieni di cose che non poteva capire.

"Ti lascerò andare, se vuoi." "E poi cosa faresti?" "Affonderei, credo." 

Lei rise, ma la risata era amara, un piccolo strappo nel tessuto del silenzio.

"Non si affonda così facilmente, sai? La paura ci tiene a galla più di quanto crediamo." 

"E tu?" "Io cosa?" "Di cosa hai paura?" Lei ci pensò, o forse no, ma non rispose.

Il mare sembrava più freddo ora, o forse erano loro ad essere diventati più fragili. Ogni onda era un giudizio, ogni corrente una domanda senza risposta. 

"E se non ci fosse niente oltre questo?"

Lei lo guardò, davvero stavolta, e nel suo sguardo c’era una calma che lo ferì più di qualsiasi tempesta. 

"Allora questo è tutto", disse lei. 

Lui annuì, il corpo che si rilassava contro il suo.
Chiuse gli occhi, ascoltò il suo respiro, il battito del cuore sotto la pelle. 

E nel mare, nel loro abbandono, ci fu un istante in cui ogni cosa si fermò.
Niente più onde, niente più paura. Solo loro, alla deriva, uniti da qualcosa di troppo grande per essere detto. 

Non era amore. Non era salvezza. Era solo adesso.

(A. Battantier, Memorie di un amore, Mip Lab, Rò e Rà, 12/24)

#memoriediunamore
#MIPLab





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