Lago di Como - Panico, puro e incontrollabile. È durato quasi venti interminabili minuti l'assalto di un baby cinghiale che, con la sua irrefrenabile brama di terrore, ha seminato il caos tra i pacifici clienti di un bed & breakfast affacciato sulle placide acque del lago.
Per fermare la minaccia sono dovuti intervenire vigili del fuoco, forze dell'ordine con ben cinque pattuglie e un gruppo di volontari dei "Folgorati".
L'inizio della fine è stato intorno alle 10 del mattino, quando la bestiola ha avuto l'ardire di presentarsi senza invito nel giardino del B&B, scatenando un'isteria collettiva tra i clienti.
La sua apparizione, descritta come "un lampo fulmineo di violenza animale" da testimoni terrorizzati, ha gettato nel panico una trentina di persone, impegnate fino a quel momento nella delicata operazione di sorseggiare cappuccini e scorrere Instagram.
Ma facciamo chiarezza. Non si tratta del solito cinghiale adulto che, per sbaglio o per pura malvagità, decide di invadere il territorio umano.
No, stavolta la natura ha osato mandarci il suo un temibile cucciolo di cinghiale.
Sì, avete capito bene. Un cucciolo. Quella fase della vita in cui, apparentemente, ogni creatura del pianeta è carina e coccolosa.
Ma non lasciatevi ingannare da quella morbidezza sfrontata e da quegli occhioni neri.
Sotto quell’innocente sembianza si nasconde il cuore di una belva assetata di...briciole di cornetto.
Secondo fonti attendibili (ovvero il signor Rossi della stanza 3, che non dimenticherà mai l'orrore di quel momento), il baby cinghiale si sarebbe addentrato nel cortile per cercare la madre, probabilmente smarrita o uccisa nei paraggi.
Ma questa, signori miei, non è una giustificazione.
In fondo, chi di noi non si è mai perso nella vita?
Eppure non ci siamo messi a correre all'impazzata tra i tavolini di un B&B, seminando il panico tra uomini, donne e avventurieri del brunch domenicale!
Le autorità locali, in seguito a un'indagine approfondita durata ben 12 minuti, hanno ipotizzato che il cinghialotto fosse stato attratto dall'aroma delle brioche appena sfornate, o forse da una manciata di croissant mignon abbandonati senza colpa ai piedi di una sedia.
Ma il cinghiale, dotato di un fiuto da segugio, non ha esitato: ha calpestato impunemente l'orticello di erbe aromatiche (la vera tragedia della giornata, secondo la proprietaria del B&B, "avevo impiegato 1 anno per fare questo mio orto") e ha fatto razzia di qualche mollica qua e là, come solo i criminali peggiori sanno fare.
E mentre la bestia si dava alla pazza gioia con qualche brandello di pasticceria, i clienti, ormai presi dal panico, si rifugiavano dietro tavoli e sedie, impilando barriere di fortuna fatte di ombrelloni e sedie da giardino.
Il terrore ha serpeggiato, la paura si è insinuata nelle anime. "L'ho visto con i miei occhi," racconta con il viso ancora sconvolto una signora in vacanza, "quell'animale ha guardato verso di noi... e poi...poi ha mangiato un pezzetto di cornetto direttamente dalle mani del mio imprudente bambino! Poteva finire male questa storia, per fortuna". Per fortuna che è intervenuto il signor Rossi della stanza 3, presidente dei volontari dei "Folgorati", in visita al lago con la sua squadra.
Quando finalmente le forze dell'ordine sono giunte sul posto, il baby cinghiale, satollo e per nulla impressionato dalle sirene, si è limitato a guardare gli agenti con quell'aria disarmante di chi stava solo cercando di capire cosa avesse fatto di così sbagliato.
Probabilmente, la sola colpa di questo piccolo delinquente della natura era di essere nato in un mondo che non comprende i suoi bisogni più elementari: cibo, compagnia, e magari una carezza.
In un gesto sorprendente di clemenza, le forze dell'ordine lo hanno condotto in sicurezza verso la macchia boschiva vicina, non prima che due bambini, con il coraggio degno di eroi d'altri tempi, riuscissero ad accarezzarlo.
Sì, avete letto bene. Questi due piccoli temerari, ignari del pericolo (o forse più saggi degli adulti impauriti), hanno rischiato la vita per accarezzare quel batuffolo di terrore incarnato.
Una carezza che, a quanto pare, ha riportato la pace.
Così si è conclusa la mattinata di orrore sul Lago di Como, con un baby cinghiale riaccompagnato nel suo habitat naturale, un orticello irrimediabilmente devastato e una generazione di clienti che probabilmente non vedrà più una brioche nello stesso modo.
Le autorità locali, nel frattempo, si interrogano sull'aumento della fauna selvatica nelle zone turistiche.
Sarà forse il caso di istituire un nuovo corpo di vigilanza armato di cornetti di riserva?
Il signor Rossi della stanza 3 si è subito proposto per un servizio di attività ispettiva di guardia.
Del resto i volontari non mancano, di "folgorati" in giro ne abbiamo parecchi.
(A. Battantier, Memorie di un amore, memorie di un animale, Frammenti per l'Apocalisse, Italien Néandertalien, Millo Peg e le memorie della Terra, 2024)
#memoriediunamore
#memoriediunanimale
#frammentiperlapocalisse
#italienneandertalien
#millopegelememoriedellaterra
***
Fotografia, Pisco del Gaiso, 1993. Fu scattata nella foresta amazzonica, dove questa nativa allattava un cucciolo di cinghiale la cui madre era morta.