Avete presente quei momenti in cui si rispolverano testi antichi, sperando di trovare una qualche saggezza dimenticata?
Mi è venuto in mente Terentiano e probabilmente oggi avrebbe scrollato le spalle e avrebbe detto qualcosa tipo: "Non vale la pena di preoccuparsi troppo. I tempi cambiano e con essi le nostre preoccupazioni".
Gli antichi maestri avevano questa ossessione per l'elevatezza, il valore, la nobiltà d'animo morale, intellettuale, spirituale. E oggi che direbbero di noi moderni, siamo cambiati o forse non siamo davvero così diversi?
Magari abbiamo solo cambiato gli oggetti delle nostre ossessioni. Oggi, forse, parliamo meno di elevatezza e più di altre misure: successo, produttività, follower su Instagram e pollici in su. In fondo, non è sempre la stessa cosa?
Un po' scherzo epperò ci si affanna tanto per inseguire questi ideali, per scalare queste montagne immaginarie, solo per scoprire che, una volta in cima, la vista non è poi così diversa da quella che si ha dal basso.
Mia nonna diceva: "Chi va piano, va sano e va lontano." C'è una certa saggezza in queste parole. Magari, come Terentiano, dovremmo ricordarci di prendere le cose con più calma. Forse dovremmo guardare meno alle altezze da raggiungere e più al percorso che stiamo facendo.
E alla fine, se proprio dobbiamo parlare di altezza, sarà Caicilio a riportarci in terra: non importa quanto ci eleviamo, sempre umani rimaniamo.
E forse è proprio questo il punto.
(A. Battantier)
***
Caicilio e Terentiano sono due figure menzionate nel contesto del trattato "Περὶ ὕψους" (Peri Hypsous, "Sul Sublime") attribuito a Cassio Longino (III sec. d.C.) o riconducibile a un ignoto retore vissuto a Roma nel I sec. d.C.