Non è la certezza che ci spinge avanti, ma la curiosità nell'incertezza. L'incertezza è la legge fondamentale del nostro mondo)
Nel nostro viaggio attraverso l'esistenza, una delle poche certezze a cui possiamo aggrapparci è l'espansione del mistero della comprensione del nostro universo.
Ogni risposta sembra generare nuove domande, come l'orizzonte che si allontana man mano che ci avviciniamo.
Il concetto di multiverso ha ampliato il nostro panorama mentale ma, al contempo, ha aumentato la nostra consapevolezza di non conoscere.
Il "so di non sapere" di Socrate risuona ancora oggi, nei laboratori ed osservatori della scienza moderna.
Il mistero non si è dissolto; al contrario, si è ramificato, arricchendo la trama della nostra ignoranza.
L'esistenza è un gioco di specchi tra ciò che crediamo di sapere e l'infinita espansione del non conosciuto.
Stephen Hawking ci ha portato più vicino alla comprensione dei buchi neri e dell'origine del tempo, ma ha anche rafforzato il concetto che la materia può scaturire dal nulla senza necessità di un intervento esterno.
Questa idea, che può apparire sconcertante, rifiuta la presenza di un creatore come una spiegazione necessaria.
D'altronde, se Dio esistesse, la sua presenza complicherebbe tutto.
Mi scappa da ridere pensando al creatore che osserva il suo universo, intrappolato in una costante operazione di correzione e manutenzione (ordinaria e straordinaria).
Un Dio simile, lontano dall'essere onnipotente, risulterebbe più simile a un programmatore che cerca di risolvere un bug in un codice troppo complesso.
Heisenberg ci ha insegnato che l'osservazione stessa altera la realtà osservata, e così un Dio che osserva incessantemente il suo creato non farebbe altro che complicare ulteriormente il già complicato.
La spiegazione della nascita del nostro universo rimane un mistero.
La teoria del Big Bang ci dà un inizio, ma non una conclusione definitiva.
Anche la scienza si ritrova a navigare nel mare del dubbio. Epperò, è proprio questo dubbio che alimenta la ricerca e l'espansione della conoscenza.
Non è la certezza che ci spinge avanti, ma la curiosità nell'incertezza.
Forse, l'unica verità a cui possiamo ancorarci è quella di Heisenberg: l'incertezza è la legge fondamentale del nostro mondo.
La materia, come la conoscenza, è fluida, sfuggente, in continua trasformazione.
La certezza è un'illusione, un miraggio nel deserto della nostra ignoranza.
E forse, alla fine dei conti, nulla e così sia, abbracciando la complessità dell'esistenza senza l'ancora rassicurante di un creatore.
(A. Battantier, Mip Lab)