E ALLORA, DIMMI CHE NON VUOI MORIRE SENZA AVER VISSUTO (senza aver lasciato tracce di me negli occhi tuoi)
Ma l'anima resta e ci si incontra altrove, un'onda si propaga oltre il tempo.
Noi, lo spazio tra le parole, il silenzio tra i respiri, l'amore non si estingue, cambia forma ma resta, nei margini di un libro mai finito, in quel sorriso rubato al sonno, nell'ombra che si allunga sui muri nelle sere sulle panchine insieme.
Il nulla è una porta socchiusa. Anche se non ci fosse altro, l'amore ha già avuto luogo.
Il senso della vita non è oltre: è qui, ora.
E se non bastasse?
Basta, se hai guardato davvero, se hai amato fino al limite estremo della pelle.
Non c'è bisogno di un altrove se siamo stati pienamente presenti.
Credo a ciò che vibra tra noi credo al tempo che si piega come la luce sull'acqua.
Credo che non sia importante rispondere, ma sentire.
E allora, dimmi che non vuoi morire senza aver vissuto.
Senza aver lasciato tracce di me negli occhi tuoi, e di te negli occhi miei.
E allora, dimmi che non vuoi morire senza aver sentito la vita fino all’ultima goccia.
Verrà il momento, verrà, sarà un ritorno, perché l'amore non si perde mai, ci tiene svegli e ci fa sognare, ci prepara e ci insegna a morire bene, perché ci ha insegnato a vivere.
Cercavo un tempo il senso della vita. Ma basta, non c'è un senso fisso, inciso nella pietra.
Il senso della vita è il senso che le diamo.
La vita è una fiamma che s'agita, non una formula.
E noi siamo chiamati a a lei, senza paura di bruciare.
E alla fine non c'è fine.
Il vento passa attraverso i rami, il suono di un nome che non dimentichiamo.
(A. Battantier, Memorie di un amore, Mip Lab, 2/2025)
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