La vita è un treno in corsa senza freni, non rallenta per nessuno.
E allora perché perdo tempo a mettere in ordine le mie ossessioni?
Dovrei baciare più intensamente, più a lungo, scorticarmi la pelle con la vita.
Perché la paura è un veleno sottile.
Ti sussurra che c’è sempre un domani.
Ma domani non è una promessa, è una trappola.
E intanto la carne si consuma.
Le parole d’amore non dette marciscono dentro come frutti dimenticati sotto il sole.
Avete mai contato i giorni?
No, perché i giorni non si contano.
Si dissolvono.
E noi con loro.
Eppure c'è chi vive come se fosse eterno, rimanda si tiene stretta la rabbia, si nega il bacio.
L’amore ha una scadenza.
Ci affanniamo a misurare il tempo e il tempo ci sgretola come sabbia tra le mani.
Ogni giorno è un fiammifero che si spegne prima ancora di illuminare la stanza.
Non c’è altro che questo.
Il battito adesso.
Il fiato sul collo di chi amiamo.
Il caldo di una bocca vicina.
E poi un silenzio.
Guardate il cielo stanotte.
Quelle stelle sono già morte, eppure le vediamo brillare.
Così siamo noi, così è il tempo: una luce che viaggia senza più la sua fonte.
Ma l’unico istante vivo è questo.
Qui.
Ora.
Amate.
Baciate, bruciate, sciogliete le catene della paura.
Non c’è altro.
(A. Battantier, Memorie di un amore, Mip Lab, 1/25. Art by Stephen Stadif)
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