Oggi parliamo di un tema importante: la violenza contro le donne.
Giulia era una ragazza di 26 anni, come voi, con i suoi sogni e le sue speranze.
È stata uccisa dal suo ex fidanzato, che non accettava la loro separazione.
Questa storia ci fa capire che la violenza contro le donne è un problema molto serio, che riguarda tutte e tutti noi.
La violenza può essere fisica, verbale o psicologica.
La violenza fisica è quella che si manifesta con botte, calci e altri atti che possono causare lesioni fisiche.
La violenza verbale è quella che si manifesta con insulti, minacce, umiliazioni e altri atti che possono causare danni emotivi.
La violenza psicologica è quella che si manifesta con manipolazioni, controllo, isolamento e altri atti che possono causare danni psicologici.
La violenza contro le donne è un atto di sopraffazione.
È un atto che vuole negare alle donne la libertà e l'autonomia.
È un atto che vuole possedere le donne, farle sentire inferiori e dipendenti.
Le donne non devono accettare la violenza.
Le donne devono imparare a riconoscere i segnali di pericolo e a chiedere aiuto.
Ci sono persone che possono aiutare, come le forze dell'ordine, i centri antiviolenza e le associazioni di volontariato.
Ricordiamoci che la violenza non è mai giustificata.
Ogni donna ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza.
Insieme possiamo costruire un mondo più giusto e rispettoso delle donne.
Ecco alcuni esempi di come la violenza contro le donne può manifestarsi nella vita quotidiana:
Un uomo che insulta la sua ragazza perché non ha cucinato la cena.
Un uomo che controlla i movimenti della sua moglie o compagna, dove va e con chi sta.
Un padre che picchia la figlia perché ha sbagliato un compito a scuola.
Se vedete o sentite parlare di una situazione di violenza contro le donne, non rimandate a denunciarla.
Ogni piccolo gesto può fare la differenza.
(A. Battantier, Memorie di un'adolescente, Memorie di un amore, Mip Lab 2023)
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