Cara Anna Lisa, ti ricordi di quando andavamo a trovare nonno?
Viveva in una casa piccola e semplice, ma c'era sempre tutto quello che serviva.
Aveva un orto in cui coltivava verdure e frutta, e una stufa a legna per scaldarsi, una gigantesca Nordica in ghisa.
Me lo ricordo mentre raccoglieva legna per la stufa, lui diceva sempre "abbiamo bisogno di poco per vivere ma ce l'hanno fatto dimenticare".
Basta un po' di cibo e un posto dove dormire.
Niente di più.
Mi sono reso conto che la società in cui viviamo ci spinge a comprare sempre più cose, anche se non ne abbiamo bisogno.
Il black Friday, ad esempio, è una giornata in cui si fanno sconti pazzeschi sui prodotti, ma quante di quelle cose servono davvero?
Forse cercare di comprare la felicità con i soldi non è la cosa giusta.
Forse è meglio apprezzare le piccole cose, come un bel tramonto o un abbraccio di una sorella amata che vive a Berlino.
Quando eravamo piccoli, nonno ci insegnava che lo spreco non c'era.
Usava tutto quello che aveva, e non buttava mai via niente.
Il contatto con la natura mi ha fatto capire che la vita è preziosa e che dobbiamo prendercene cura.
Ogni cosa ha un suo senso, anche le cose più piccole.
Dobbiamo imparare a essere contenti con quello che abbiamo, e a non sprecare le risorse del pianeta.
Alla fine, la vita è breve e non vale la pena sprecarla inseguendo cose inutili.
(A. Battantier, Memorie di un bambino, Memorie di un amore, 2023)
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Quanto è importante apprezzare le piccole cose della vita, la società in cui viviamo ci spinge a comprare sempre più cose, anche se non ne abbiamo bisogno.
Ce ne rendiamo conto di questo cambiamento quando iniziamo a passare più tempo nella natura o a coltivare terra. Lo spreco non c'è e ogni cosa ha un suo senso. La natura fa ritrovare il senso delle cose.
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