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IL SENSO DELLA VITA (A 16 anni)

Qual è il senso della vita? Mi sembra che manco gli adulti ci capiscono qualcosa. 

Loro dicono che con il tempo le cose si chiariscono. 

A me mi sembra che più cresci, più ti perdi nella paura. La paura del controllo, la paura di essere guidati da forze che non capiamo, tipo la società, i pensieri degli altri. 

Io vedo un mondo che ti schiaccia, che ti impone le sue regole. Ci sentiamo in trappola. 

Vivere per me è cercare di sfuggire a chi ti comanda.

Ultimamente mi si incasina la testa. 

Uno sa di dover morire e riflette sulla sua vita. Ci penso un sacco. 

Alla fine non è quello che facciamo tutti? Viviamo con la paura della morte, anche se non lo diciamo apertamente. 

Viviamo cercando di evitare quel pensiero, come se non ci riguardasse, ma alla fine ci sbatte in faccia. 

E quando ci pensi, ti rendi conto che ogni cosa che fai può sembrare inutile. 

Forse siamo già condannati da quando nasciamo, perché sappiamo tutti come andrà a finire, solo che non vogliamo pensarci. 

Magari il senso della vita è accettare che non c’è nessun senso, che siamo qui solo per un po' e poi puff, fine della corsa.

Penso a mio padre che non dorme la notte perché dice che pensa a tutti gli errori che ha fatto.

È brutto guardarsi indietro e rendersi conto che hai buttato via il tuo tempo. 

Ma che significa sprecare il tempo? Significa rimandare le cose, dire "lo farò domani" e quel domani non arriva mai. 

O magari è passare troppo tempo a preoccuparti del futuro, senza mai vivere davvero. 

Ginevra mi dice che che non è mai troppo tardi. 

Io a papà vorrei dire di svegliarsi, che anche se pensa di aver sprecato anni della sua vita, non è detto che debba andare avanti così. 

Vivere significa sbagliare, perdere tempo, e poi, se sei abbastanza furbo, capisci come sfruttare quello che ti resta.

E poi io non l'ho mai detto a Ginevra ma io ho paura di stare solo di notte, e poi penso che c’è qualcosa di sbagliato in me, anche se non riesco a capire cosa, ma lei mi bacia e ci abbracciamo e mi passa.

A volte la vita è così. Hai paura, non sai di cosa, ma ce l'hai. E non importa se sei circondato da persone o se sei davvero solo, quella sensazione ti sta sempre addosso. 

È la paura che ci rende umani. Paura di fallire, di essere soli, di non trovare mai una risposta. 

La paura è la cosa che ci fa continuare a cercare. Senza paura, non ci importerebbe di niente.

Alle volte sono troppo catastrofico.
L'altra notte ho sognato me nel futuro, tutto era programmato, la libertà era solo un’illusione. 
Eravamo tutti controllati, senza accorgercene. 

Poi mi sono svegliato...ed è uguale.
La scuola, i genitori, la società, vogliono che tu segua le regole, che tu diventi quello che loro pensano sia giusto. 

Ma che significa essere liberi? Crediamo di avere il controllo delle nostre vite, ma in realtà siamo solo pedine su una scacchiera che non abbiamo costruito noi. 

Dobbiamo cercare di rompere questi schemi, anche se alla fine non ci riusciamo mai davvero.

Il senso della vita è che non c’è un senso fisso. Magari cambia per ognuno di noi, magari lo trovi in piccole cose: in una canzone che ti fa sentire meno solo, in una birretta, una partita con gli amici, o in una corsa sotto la pioggia (che tanto sono arrivato tardi uguale a scuola!). 

Magari è sopravvivere ai giorni peggiori e cercare di capire qualcosa di più nei giorni migliori.

(A. Battantier, Memorie di un adolescente,  Massimo Im, 16 anni, Mip Lab, 2024)

#memoriediunadolescente  
#memoriediunamore 
#MIPLab 
#stephenstadif 

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