L’amore è un’espansione che di tanto in tanto inciampa,
un passo falso prima di un volo.
Da dove nasce, non importa, c’è un’energia che non torna nei calcoli, un’espansione che non si ferma per dare spiegazioni.
L’amore mente con la memoria, la materia si disfa nelle mani e i numeri dell'infinito crollano come castelli di carta.
Cresceva il silenzio, sbriciolandosi parole nel vento, c'era una linea sottile -allora ancora invisibile- ma tu
scivolavi via tra le dita.
Ricordo quando i cuori battevano a ritmi diversi, una distanza si dilatava e si contraeva, nel silenzio di una stanza vuota, e fuori il mare ad aspettare.
L’amore è una regola cambiata in segreto.
Lo capisci tardi, quando guardi indietro, e ciò che si contraeva ora si espande, ciò che sembrava lontano diventa vicino, il nostro respiro.
Le stelle osservano dall’alto indifferenti, mentre noi ci spezziamo le mani in mille pezzi, tentando di fare e di capire un mistero che non vuole risposte. Non lo misuri, non lo possiedi, è l’espansione di ciò che sei, quando il centro scompare tu diventi lo spazio.
In un campo piantiamo semi senza sapere cosa crescerà. L'amore è il gioco delle illusioni, ci fa credere che possiamo fermare l’infinito in una stanza, ci muoviamo senza sapere se il passo che faremo ci porterà vicino o lontano.
Una palla di fuoco brucia senza nome, un buco nero inghiotte la memoria dei corpi.
Dove stiamo andando?
Nulla c'è che riesca
a dirci esattamente dove siamo, dove comincia, dove finisce.
L'amore si allarga senza un senso, non c'è distinzione tra ciò che siamo e ciò che amiamo.
(A. Battantier, Memorie di un amore, Mip Lab, 12/24. Art by Stephen Stadif, La mongolfiera nell'universo)
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